The leftovers – Svaniti nel nulla, recensione Serie TV.
In un giorno d’ottobre 140 milioni di persone scompaiono improvvisamente, a tutte le latitudini. E’ il 2 % della popolazione mondiale. Nessun segnale, nessuna premonizione, solo i ricordi dei famigliari, degli amici, delle istituzioni. Tutto in un attimo, inspiegabilmente e misteriosamente. Una piccola cittadina americana di Mapleton è uno degli epicentri di questa dipartita collettiva e i suoi abitanti, messi di fronte ad una prova così allucinante, tentano in ogni modo di risalire la faticosa china del quotidiano, tra i mille problemi di sempre…
Una Serie TV caratterizzata da una narrazione a volte particolarmente lenta ma efficace.
Tre anni dopo ancora non se ne viene a capo, gli interrogativi restano irrisolti, minano le residue certezze e quel briciolo di razionalità residua che dovrebbe evitare alla cittadina di sprofondare nel caos esistenziale. Le dinamiche che avvolgono i personaggi sono improntate oltre a una continua, sofferta ricerca dei propri cari e a una spasmodica costruzione di legami affettivi e interpersonali. I personaggi, ben marcati da una stilizzazione ai limiti della perfezione estetica si inseriscono a pieno titolo in questo turbillon devastante.
In ordine sparso incontriamo l’umanissimo e cupissimo sceriffo Kevin Garvey, macerato interiormente, la cui moglie, psicologa si è imbarcata in un viaggio purificatorio ed escatologico accolta dalla leader della Setta dei Colpevoli Rimasti, una risoluta Patti, cinica e manipolatrice e Nora Durst, determinatissima a scoprire la verità e che ha perso marito e due bambini piccoli. Meg Abbot, inizialmente incuriosita dalla Setta se ne troverà a far parte in un’escalation di pura follia salvifica. Anche il padre di Kevin ha un ruolo fondamentale nella storia, la sua insanità mentale sembra conclamata e invece… In tutto questo baillame, la Setta dei Colpevoli Sopravvissuti, un aggregato di persone vestite perennemente di bianco, si mostra alla cittadinanza a coppie, con cartelli scritti a mano in cui ricordano agli altri la “dipartita improvvisa”, suscitando spesso nei parenti reazioni rabbiose e inconsulte.
Ogni puntata ha la capacità di saper coinvolgere e intrattenere lo spettatore.
La narrazione si muove tra misticismo, paganesimo e fanatismo, religioni di salvezza e rivelate, tra accadimenti esoterici e iniziazioni estreme. Kevin catalizza probabilmente le esperienze dell’anima del mondo di ficiniana memoria, trasfonde e trasfigura il sé profondo in una dimensione universale, da inconscio collettivo. La sua discesa in un iperuranio conflittuale, attore di eventi già stabiliti e commissionati altrove da entità misteriose conferma il grande enigma. Perchè 140 milioni di persone sono scomparse improvvisamente in un giorno di ottobre?
La serie, articolata in 3 stagioni dal 2014 al 2017 per 28 puntate sul network HBO nasce da un’idea di Damon Lindelof e Tom Perrotta. Il primo noto al pubblico per Lost e il secondo per aver scritto il romanzo “Svaniti nel nulla” da cui è tratta questa serie. Fiction pluripremiata e oggetto di prestigiosi riconoscimenti tra cui nel 2014 il Critics’ Choice Television Award come “most exciting new series” e ancora nel 2016, sempre per il CCTA premio a Carrie Coon (Nora Durst) come miglior attrice in una serie drammatica
The leftovers – Svaniti nel nulla (The leftovers.) Soggetto: Tom Perrotta. Ideatore: Damon Lindelof, Tom Perrotta. Fotografia: Lukas Ettlin, Michael Stecher. Musica: Max Richter. Nazione: USA Anno: 2014 – 2015 Genere: Fantastico, Drammatico. Durata: 3 stagioni da 28 episodi della durata di 51’ minuti l’uno. Cast: Justin Theroux, Amy Brenneman, Christopher Eccleston, Liv Tyler, Chris Zylka, Margaret Qualley, Carrie Coon, Emily Meade, Amanda Warren, Ann Dowd, Michael Gaston, Charlie Carver, Max Carver. Distribuzione: Warner Bros. Television. Sky Atlantic (in Italia). Uscita: 17 Luglio 2014.