Il vento fa il suo giro recensione del film di Giorgio Diritti.
Il film di Giorgio Diritti, pluripremiato a casa e in trasferta, considerato da critica e pubblico piccolo capolavoro sui cambiamenti, sulle relazioni comunitarie e le “strutture” portanti dei gruppi umani legati dalla storia, dalla vita, dalle attività secolari ormai perdute non è un semplice film con trama, contenuto, personaggi, ambientazioni e quant’altro.
Il vento fa il suo giro è, e vuol essere un inno, seppur aspro, rude e malinconico alla mutevolezza degli andirivieni esistenziali di un pastore francese…
E’, e vuol essere un inno, seppur aspro, rude, malinconico alla mutevolezza degli andirivieni esistenziali di un pastore francese. Ex insegnante che decide di vivere in una sperduta vallata delle Alpi Occitane con moglie e figlioletti. Poche malghe incastonate le une alle altre abitate malamente da abitanti sconfitti dalle ingiurie della modernizzazione, spopolamento e emigrazione a valle, rappresentano una scenario ad alta intensità poetica, naturalmente mistica.
Ad una integrazione non facile tra valligiani timorosi degli eventuali successi dell’allevatore seguirà un periodo felice. Fatto di fatiche e lotte, di incomprensioni reciproche e altruismi calibrati sul filo della ricerca dell’autentico, della realizzazione di sé, della disponibilità all’altro. Il finale non addomesticabile ai clichè di una certa cinematografia transoceanica lascia spazio al sogno che colora e appassiona. Sogno che suscita reazioni controverse nel segno del possibile “qui ed ora”.
Diritti usa la macchina da presa con grazia infinita, dalle inquadratura a campo lungo ai primi piani mai retorici. Insistendo a ragione con raffinata maestria sullo straordinario scenario della Val Maira, tra creste impervie e declivi dolci e immacolati.
L’insistenza sulla natura immacolata, apparentemente immutabile ben si salda con una sorta di “purezza” antropologica dei residenti. Inconsapevoli custodi gelosi di tradizioni, di saperi, tramandati di padre in figlio nell’arco di secoli. In ciò ricorda il Piavoli dalla delicata pennellata filmica di impronta naturalistica aggiungendo un tocco realistico che il regista bresciano condensa nelle forme della natura iuxta propria principia, alfa e omega della specie umana.
Il vento fa il suo giro (Id.) Italia 2005 Regia di: Giorgio Diritti. Genere: Commedia Durata: 110′ Cast: Thierry Toscan, Alessandra Agosti, Dario Aghilante, Giovanni Foresti. Fotografia: Roberto Cimatti. Musiche: Marco Biscarini, Daniele Furlati. Sceneggiatura: Giorgio Diritti, Fredo Valla.
Il vento fa il suo giro recensione del film di Giorgio Diritti.
Valutazione finale: 7/10