Venezia, 1947. L’investigatore Belga Hercule Poirot, disgustato dalle vicende belliche, si è ormai ritirato a vita privata. Avvicinato da una sua ammiratrice, che sulle sue gesta ha creato un personaggio letterario, Poirot viene invitato a partecipare a una seduta spiritica in una villa di proprietà di Rowena Drake, nota cantante lirica che desidera parlare con lo spirito della figlia.
Abbandonati i tormenti per la sua infanzia trascorsa sotto le bombe di Belfast (id., 2021), il regista Kenneth Branagh prosegue nel rivisitare una delle icone letterarie del Regno Unito, portando in scena per la terza volta il detective Belga Hercule Poirot, già protagonista dei precedenti Assassinio sull’Orient Express (Murder on the Orient Express, 2017) e Assassinio sul Nilo (Death on the Nile, 2022).
Nelle mani del regista irlandese uno dei romanzi meno noti della Christie: Hallowe’en Party – in Italiano: Poirot e la strage degli innocenti – diventa materiale teatrale debitamente ristrutturato, o più semplicemente profondamente rivisitato. Lo sceneggiatore Michael Green ne modifica infatti sia la trama sia il momento storico, oltre a una location che nulla ha a che vedere con la campagna inglese, ma che sposta l’accaduto nel capoluogo veneto la notte di Halloween.
Ancora prima che iniziassero i sopralluoghi in laguna, si parlava infatti di una chiara inversione di tendenza rispetto ai due precedenti film, maggiormente fedeli ai romanzi originari. ll desiderio del regista era infatti poter ritoccare il personaggio di Poirot per piegarlo a una storia che potesse sfociare anche nel campo esoterico e non solo investigativo. Ma la conferma ufficiale si è però avuta solo a pellicola ultimata.
Branagh alla fine riesce nel suo scopo, portando a compimento le indagini fra un sobbalzo per una tenda che si apre di scatto e una morte inattesa, ma sempre con una trama che sa muoversi senza stancare chi osserva. Tutto il cast, fra i quali spicca Riccardo Scamarcio, nel ruolo di un ex poliziotto divenuto nel frattempo guardia del corpo dello stesso Poirot, riesce a restituire interpretazioni che esaltano l’inevitabile stato di ansia nei quali sono tutti immersi a causa della presenza di uno o più assassini e di una notte da trascorrere fra le lugubri mura di una villa.
A fine film ci si dimentica di una fedeltà letteraria venuta meno, perché lo sforzo di Branagh riesce a mantenere comunque vivo lo spirito dei romanzi della Christie, al punto che crediamo che la stessa autrice sarebbe rimasta soddisfatta di questa trasposizione.
Assassinio a Venezia (A haunting in Venice) USA, 2023 Regia di: Kenneth Branagh Genere: Drammatico, poliziesco Durata: 104′ Cast: Kenneth Branagh, Kelly Reilly, Michelle Yeoh, Jamie Dornan, Tina Fey, Kyle Allen, Camille Cottin, Riccardo Scamarcio, Jude Hill, Emma Laird, Ali Khan. Fotografia: Haris Zambarloukos Sceneggiatura: Michael Green Produttore: 20th Century Fox, TSG Entertainment, The Mark Gordon Company Distribuzione: 20th Century Studios, Walt Disney Studios Motion Pictures.
Assassinio a Venezia, di Kenneth Branagh
Valutazione finale: 6,5/10