a cura di Ciro Andreotti
Fine anno.
Tempo di bilanci.
Abbiamo redatto non una classifica, ma i nostri migliori 10 film in ordine sparso e che pensiamo siano meritevoli di essere visti e ricordati per quest’anno che si spegnerà fra poco più di una settimana.
Buona lettura, e non appena l’anno avrà compiuto il suo giro di boa inizieremo a pensare alla prossima top10
Giurato numero 2 – Clint Eastwood scollina i 94 anni e ‘la spiega’ a buona parte dei suoi colleghi under. Per alcuni spettatori un gran bel thriller, e sarebbe già molto. Per altri un modo per riflettere sul più classico dei What If: e se fosse accaduto a me? E come si comporta la giustizia (Americana) in un caso d’incidente senza colpevole? Cast perfettamente amalgamato, ma con Eastwood, solitamente, è la trama che parla. Qui trovate la nostra recensione
Clint Eastwood e Nicholas Hoult sul set di Giurato numero 2
L’ultima settimana di Settembre – Diego Abatantuono nei panni di un nonno scrittore e burbero, inizia alla vita adulta un nipote (Biagio Venditti) da poco diventato orfano. Road movie nel quale il settantenne Abatantuono si permette licenze recitative e riflessioni di grande effetto. Qui la nostra recensione
Iddu – L’ultimo Padrino – Fabio Grassadonia e Antonio Piazza raccontano la latitanza del boss Matteo Messina Denaro e del legame con un ‘maneggione’ travestito da preside di scuola e da ex politico caduto in disgrazia. Il cinema declinato in commedia noir, e dal sapore molto agrodolce, s’impreziosisce delle prove di Elio Germano (il Boss) e di Toni Servillo (L’ex preside) per la prima volta insieme sul grande schermo. Curiosamente e al momento della cattura di Denaro molto di quello che era stato ipotizzato dal film è risultato corrispondente alla realtà. Qui la nostra recensione
La misura del dubbio – Daniel Auteil torna dietro la macchina da presa a sei anni da Sogno di una notte di mezza età (Amoureux de ma femme; 2018), per raccontare la storia (vera) di un avvocato penalista con un passato burrascoso, costretto a tornare in aula dopo anni di anonimato, per difendere un potenziale uxoricida. Thriller d’oltralpe che merita ben più di una possibilità.
The Substance – Fantascienza e desiderio di non invecchiare prendono le forme di una Demi Moore che così convincente non la vedevamo da molto tempo. La regista transalpina Coralie Fargeat s’ispira a David Cronenberg raccontando una storia splatter e ponendo serie riflessioni su come ognuno di noi viva il senso del tempo che passa e di come possiamo essere influenzati da forze esterne. Qui la nostra recensione.
Challengers – Luca Guadagnino ritorna ancora una volta oltre oceano e dirige una storia sportivo – romantica al centro della quale piazza Zendaya e due tennisti giovani, futuribili e soprattutto amici, impersonati da Josh O’Connor e Mike Faist, e che per la protagonista della saga di Dune, rischiano di vanificare un legame storico, pronti a contendersela a suon di smash e affondi sotto rete. Qui la nostra recensione
Giuseppe Battiston nuovamente alle prese con un ruolo investigativo
Il corpo – Thriller diretto da un regista (Vincenzo Alfieri) decisamente non nuovo per quanto riguarda le incursioni nel genere. Film che ha come protagonista la figura dimagritissima di Giuseppe Battiston nel ruolo di un ispettore di polizia alle prese con un caso degno di Conan Doyle: Dall’obitorio è stato trafugato il cadavere di una presunta vittima di omicidio: Rebecca Zuin (Claudia Gerini) imprenditrice attorniata da molte persone che l’avrebbero desiderata morta. Battiston indaga fra numerosi colpi di scena e una trama sapientemente intricata.
The Holdovers – Lezioni di vita – Alexander Payne dirige Paul Giamatti e l’esordiente Dominic Sessa in una storia ambientata fra le solide mura di una scuola superiore in stile Attimo Fuggente (Dead Poets Society; 1989). I due protagonisti, l’uno nel ruolo di un burbero docente e l’altro in quello di un allievo ribelle, saranno costretti a convivere proprio durante il periodo natalizio, avvicinandosi l’un l’altro come non era mai accaduto prima. Storia di formazione alla quale Giamatti offre la sua migliore interpretazione di sempre. Qui la nostra recensione
Josh O’Connor e Zendaya sul set di Challengers, di Luca Guadagnino
Berlinguer – La grande ambizione – Elio Germano camaleontico e al servizio di Andrea Segre, dona volto e sembianze a Enrico Berlinguer nel periodo degli anni di piombo, impegnato fra rimpasti di governo, attentati subiti e la vita famigliare. Bello per i nostalgici degli anni del Boom economico, e per chi non c’era e desidera costruirsi un’idea del periodo. Qui la nostra recensione
Non sono quello che sono – Sul litorale Romano si muovono i protagonisti dell’Otello rivisto attraverso lo sguardo di Edoardo Leo, che rilegge il dramma di William Shakespeare spostandone le gesta al centro del traffico di stupefacenti e riservando per sé la figura di Iago.
La nostra top 10 per il 2024