La storia di Neil Armstrong che ci racconta il regista Damien Chazelle, ha il pregio di focalizzarsi sul lato più umano ed intimo del nostro eroe schivo e poco propenso ad auto celebrazioni.
Nel 1961, la Nasa si propone come scopo quello di mandare il primo uomo sulla Luna. Ci riesce nel 1969 grazie a Neil Armstrong, un uomo che in nome del progresso e della Nazione affronterà sacrifici e costi personali…. Essere eroi ed autori di un’impresa storica oltre ogni portata, non rende automaticamente padrone di se stesso e capace di affrontare ogni risvolto del vivere quotidiano, il super uomo che se ne è reso indomito protagonista. La storia di Neil Armstrong che ci racconta Damien Chazelle, autore baciato dal successo dopo i premi e le lodi ricevute per “La La Land” e qui alla sua quarta opera da regista, ha il pregio di focalizzarsi sul lato più umano ed intimo del nostro eroe schivo e poco propenso ad auto celebrazioni.
Anche a costo di sfatarne in parte, o solo scalfirne lievemente, la portata eroica da uomo infallibile, ma facendogli guadagnare umanità nel suo essere genitore insicuro, imbarazzato, incapace di affrontare le responsabilità apparentemente più elementari e scontate: quelle di un mestiere che non si studia, né si impara sui libri. Il lavoro del padre di famiglia. Chezelle, uomo di talento ma non certo incline a trascurare il calcolo commerciale (e la cosa non è certo un demerito, anzi!) sa come proporsi al pubblico, trasformando una storia istituzionale ed emblema per antonomasia di eroismo e coraggio, in un racconto di formazione intima in cui si sonda con finezza e delicatezza l’intimo umano di una persona capace di gestire una operazione impossibile, ma vulnerabile nei confronti di un mestiere che non si insegna né impara con lezioni o corsi: quello necessariamente improvvisato e improgrammabile di genitore.
Nel cast professionale contornato di validi visi di ottimi caratteristi, vincenti e di forte charme risultano soprattutto i due protagonisti marito e moglie, capaci di dar vita assieme ad una attraente amalgama di coppia: un Ryan Goslin- Neil Armstrong sviscerato dalla acclamata star nell’intimo del proprio dramma familiare privato (la prematura scomparsa della primogenita bambina malata di cancro), che vince e riesce nella sua missione impossibile grazie all’apporto di una consorte tenace e orgogliosa (la interpreta con passione percepibile ad occhio nudo la splendida Claire Foy), che sa tenergli testa e riportarlo nella corretta dimensione di uomo e padre che prepara la propria prole ad una eventualità tragica e possibile, se non probabile. Poi certo il film non lesina scontatezze e sviluppi retorici tipici della produzione rivolta alla vastità del pubblico indistinto, autocelebrativa di quell’enfasi americana che proprio le produzioni hollywoodiane stentano ad autodiagnosticarsi tenendosene alla larga: la produzione sotto l’ala spielberghiana dona, in questo contesto, sia certezze, sia pure anche limiti ad un film tecnicamente impeccabile, a cui manca forse un po’ di azzardo e di follia, quegli ingredienti a sorpresa che resero Whiplash un grande esordio ed il film ad oggi più puro e riuscito dell’autore….
Il film prodotto e distribuito da Universal Pictures viene presentato nel formato di 2,39:1 con codifica a 1080 p. La confezione, presa in esame, è una semplice Amaray, dalla grafica particolarmente gradevole ma priva di Artwork interno. “First Man” è stato girato, per una scelta ben precisa del regista, con una svariata scelta di telecamere e tre diversi formati cinematografici: 16mm, 35mm e 65mm, in un mix perfetto atto ad esaltare ogni inquadratura. Successivamente riversato su un master Digital Intermediate 2K.
La qualità finale del disco è sbalorditiva, regalandoci un Blu Ray con un quadro video, che rispecchia fedelmente quello visto in sala. Il riversamento ci offre un’esperienza visiva particolare. Il film alterna inquadrature dove ogni oggetto, in primo e secondo piano, è riprodotto in modo impeccabile regalandoci una profondità di campo e tridimensionalità entusiasmante, ad altre dove troviamo un’immagine più ovattata e granulosa, tipica di un certo tipo di pellicola. Comunque sempre e tutto è riprodotto con una dovizia certosina: i pori sulla pelli, i capelli, le lievi ombre degli oggetti, gli strumenti all’interno dei veicoli spaziali, gli indumenti e ogni tipo di texture, persino i granelli di pulviscolo. I colori sono perfetti e estremamente realistici. Ne sono un’esempio tangibile le superfici lunari grigie opache o le visiere dorate degli astronauti. Chiude un quadro video sontuoso, un nero impeccabile che permette di far emergere dall’ombra tanti piccoli dettagli….
Un Blu Ray assolutamente da non farsi scappare!
Comparto audio composto da quattro tracce: Dolby Atmos True HD 7.1 per la lingua originale, Dolby Digital Plus 7.1 per l’italiano il francese e lo spagnolo. Chiaramente la traccia in Dolby Atmos per dinamicità e spazialità è leggermente superiore a quella italiana pur non discostandosi in modo così rimarcato. Andando ad analizzare la nostra pista sonora constatiamo di trovarci di fronte a una qualità al top, con una spiccata dinamicità che riesce a regalarci sontuosi e molteplici effetti di ambienza consentendoci un ascolto molto coinvolgente. Per tutta la durata del film riscontriamo un ottimo uso di tutti i diffusori che riescono a creare una pregevole spazialità grazie a un uso sapiente di quelli posteriori, sempre presenti e di largo respiro. Ne è un’esempio lampante la sequenza iniziale, quella del volo di prova di Armstrong. Il campo sonoro è così convincente da provare le stesse sensazioni del protagonista, tra mille rumori inquietanti che ci circondano minacciosi. Sempre ben proporzionato l’uso del Subwoofer. I dialoghi risultano sempre cristallini permettendoci di ascoltare ogni pur piccolo dettaglio. Audio promosso a pieni voti!
Extra interessanti, anche se non particolarmente corposi:
“Commento audio del regista Damien Chazelle, dello sceneggiatore Josh Singer e del montatore Tim Cross“
“Scene eliminate” (4.30)
“Puntare alla luna” (3.40) Featurette dove il regista ci parla del film e della scelta di Ryan Gosling per il personaggio di Armstrong.
“Prepararsi al lancio” (3.40) Featurette dove cast e troupe ci parlano di Neil Armstrong.
“Un grande balzo in un piccolo passo” (4.31) Contributo sulla figura dell’astronauta, su l’uomo e sulla sua vita familiare.
“Missione andata male” (2.42) Alcune scene con protagonisti gli stunt.
“Essere nei panni di chi guida” (7.09) Featurette dedicata allo stile visivo del film e alla tecnologia utilizzata. “Ricostruzione dell’allunaggio” (6,00) Featurette sulla sequenza dello sbarco e del primo passo sulla luna, la location, la fotografia e la cura che ci sono state nel girarla partendo dai fatti reali.
“Le riprese alla Nasa” (3.11) Le riprese nei luoghi reali dell’agenzia e l’integrazione con materiale storici.
“Addestramento per astronauti” (4.02) Come si sono preparati gli attori per interpretare i loro ruoli.