Alice è un medico specialista del sonno, perseguitata dalla misteriosa morte del fratello minore avvenuta di notte. Il caso di un’intera famiglia affetta da problemi del sonno la porterà ad abbandonare ogni logica scientifica per combattere contro un oscuro demone….
L’esordiente Jonathan Hopkins, alla sua prima regia dopo aver fatto da assistente ad Alfonso Cuarón e a Tim Burton, arriva sul grande schermo con Slumber. Nel cast troviamo Maggie Q, attrice che interpreta l’agente dell’FBI nella fortunata serie Designated Survival, Sylvester McCoy, Sam Troughton, William Hope e Kristen Bush. Slumber: Il demone del sonno – Recensione Blu Ray
Alice Arnolds è una dottoressa specializzata in disturbi del sonno. Professione che ha probabilmente scelto per far luce sulla morte del fratello in tenera età, avvenuta proprio durante un episodio di sonnambulismo.
Un giorno alla clinica si presentano i Morgan, una famiglia in cui tutti i membri sono soggetti a disturbi del sonno. Ma è al più piccolo, Daniel, che viene diagnosticata la paralisi del sonno.
Una spaventosa patologia che porta chi ne soffre a svegliarsi con il corpo paralizzato.
Il piccolo a vedere figure demoniache pronte a farci del male. Per aiutare la sventurata famiglia, Alice scoprirà l’esistenza del “nocnitsa”, un’essere demoniaco presente in un antica leggenda slava, che sembrerebbe essere la causa di tutto.
Per sconfiggere questo male, la dottoressa dovrà abbandonare il ragionamento scientifico e accettare l’esistenza di eventi irrazionali e inspiegabili. Slumber è un film che parte con un’intuizione davvero brillante: una scena di sonnambulismo di gruppo che vale il prezzo del biglietto. Daniel è in preda ad una paralisi del sonno, il padre in trance isterica, la sorellina dormiente gira con delle enormi cesoie in mano. La madre, anche lei addormentata, sta per maciullarsi le dita nel frullatore, tutto fa pensare ad un epilogo sanguinolento.
La totale incertezza delle possibili azioni dei sonnambuli, sono il vero motore d’ansia nella scena creata ad arte da Jonathan Hopkins. E’ su questo tema vincente avrebbe dovuto continuare la sua marcia per tutta la pellicola. Purtroppo nella seconda parte il film non riesce a mantenere la tensione iniziale, e si conclude con un finale non troppo originale. Hopkings riesce a creare comunque un’atmosfera inquietante ed oscura.
Qualche sua buona intuizione e la non eccessiva durata del film rendono Slumber meritevole di una visione sopratutto per ogni appassionato di cinema horror….
Slumber: Il demone del sonno – Recensione Blu Ray
“Slumber” è prodotto da Tea Shop & Film Company e Goldcrest Films International. Edito da Koch Media per l’etichetta Midnight Factory viene presentato nel formato 2,35:1 con codifica a 1080. Come consuetudine, per le uscite prestigiose, targate Midnight Factory la confezione è una bella Slipcase contenente l’amaray impreziosita da un gradevole artwork interno raffigurante il volto di Alice. Oltre al film in blu ray troviamo l’immancabile booklet, di sei pagine, realizzato da Manlio Gomarasca e Davide Pulici per Nocturno Cinema che analizza il film in ogni suo aspetto.
Pur con un Bitrate medio che si attesta su 26 Mbps, le immagini non convincono del tutto.
Valide e capaci di regalarci un’esperienza visiva coinvolgente in esterno o alla luce forte, sufficienti in altre, dove si nota una certa velatura del quadro video, con un calo di dettaglio. Dato che per buona parte del film le inquadrature sono in penombra o con luce bassa il risultato complessivo risulta ugualmente soddisfacente. Comunque non aspettatevi mai immagini “taglienti”, tipiche di certi Blu Ray, ma inquadrature definite e gradevoli. Gli oggetti in primo e secondo piano vengono riprodotti in modo fedele. Belle le tonalità, tendenti al pastello dei colori, e gli incarnati, sempre estremamente naturali.
L’udio è ottimo, particolarmente squillante e potente. Una pista sonora che ci regala un’esperienza d’ascolto coinvolgente per tutta la durata del film. Troviamo, come sempre, due tracce lossless in formato 5.1 DTS HD sia per la lingua originale che per il doppiaggio italiano. La qualità della traccia italiana è molto valida, definita e con un uso dei canali surround elevato, atto a ricreare un campo sonoro che ci avvolge costantemente. Il Subwoofer è bilanciato e interviene in modo egregio nelle scene importanti. Canale centrale sempre presente che regala dialoghi cristallini. Personalmente ho preferito l’ascolto del film in lingua originale per i dialoghi più coinvolgenti.
Comparto extra discreto. Troviamo altre all’immancabile Trailer, un interessante ed esaustivo “Backstage” (11,31) che ci parla, attraverso interviste a attori e regista, dell’idea su cui si basa il film. Inoltre ci vengono raccontate varie indiscrezioni sulla sua realizzazione.