Nel XV secolo, Albrun vive nelle Alpi prendendosi cura di una mandria di capre da quando sua madre è morta, vent’anni prima. Un giorno, però, Albrun si rende conto di come nelle profondità del bosco si nasconda una presenza sinuosa che trasformerà la sua realtà in un incubo.
“Hagazussa: La strega” Recensione dvd
Il giovane Feigelfeld, austriaco, classe 1988, al di là della riuscita o meno di questo misterioso “Hagasuzza”, è un talento. Questo film sfiora a tratti la videoarte di Grandrieux, per esempio, e il nostro trentenne riesce a tenere le briglia di un prodotto certamente ambizioso e coraggioso. Complimenti.
Detto questo, entrando nel merito di “Hagazussa”, dico subito che è un film ostico e fin troppo misterioso. Che concede pochi appigli e lascia che siano i simbolismi e l’estetica a far sì che, alla fine, sia un film molto interessante. Difficile pure metterlo in qualche categoria, anche se certamente l’horror, sui generis, è la casella più semplice da riempire.
Le Alpi Austriache, un medioevo suggerito dalla peste e dai costumi, la natura preponderante e decisiva, e il racconto di una crescita, quella di Albrun, isolata con la madre, presunta strega, in un casolare in mezzo ai boschi. Film diviso in quattro parti, “Ombra”, “Corno”, “Sangue” e “Fuoco”, di cui la seconda è decisamente la migliore e il perno centrale dell’opera. Un Cinema, se si vuole, differente per ogni segmento, arrivando fino all’allucinazione delle ultime due sezioni, quelle decisamente più complesse.
Un’opera affascinante e gotica, paludosa e sensuale, scura e disperata, dove i paesaggi dominano sulle pulsioni, sulle credenze popolari e sulla fede. Pochissimi dialoghi, molta materia sul fuoco che brucia lento, forse troppo. Non tutto è centrato, Feigelfeld si affida troppo ai simbolismi e al folklore, ma quando la notte si schiarisce, la luce brilla molto intensa. Non per tutti.
“Hagazussa: La strega” Recensione dvd
Il film prodotto da Deutsche Film viene distribuito per il mercato Home Video da Blue Swan e presentato nel formato cinematografico di 1,39:1 anamorfico. La confezione presa in esame è una semplice Amaray, bella graficamente ma priva di Artwork interno. Siamo di fronte a un dvd di ottima fattura che testimonia la cura in fase di encoding. Le immagini risultano sempre definite e brillanti con una paletta cromatica naturale. Le riprese tra la neve godono di una luminosità entusiasmante, corpose e ricche di dettagli. Fedeli gli incarnati. Dvd di qualità!
Comparto audio ben sfruttato. Troviamo due traccie in Dolby Digital 5.1. in lingua originale e Italiano. Analizzando la pista sonora in Italiano possiamo constatare che ci troviamo di fronte a una traccia di qualità, dalla buona dinamica e ricca di dettagli in linea con il tipo di codifica. Il campo sonoro è ben realizzato e ci permette di immergerci nelle nelle varie scene e di ascoltare dialoghi sempre chiari per tutta la durata del film.
Comparto extra assente. Peccato!.