Steph è un famoso Dj Milanese che conduce una trasmissione radiofonica nel corso della quale è possibile vincere alcuni biglietti per dei concerti. Durante una diretta viene raggiunto dalla telefonata di un ascoltatore che non vuole vincere alcun premio, ma annunciare il suo suicidio per mezzo di una bomba situata nella sua auto. Recensione film Il talento del calabrone.
Castellitto riesce a impreziosire la propria carriera con un ruolo nuovo e profondamente differente ad altri interpretati in passato. Ovvero quello di un ex docente capace di richiamare nemmeno troppo velatamente il Michael Douglas di Un giorno di ordinaria follia. Lontano della commedia o del dramma, ma vicino al thriller psicologico.
Lungo il suo percorso notturno in un centro di Milano completamente deserto Sergio Castellitto è raggiunto dalla voce calda di Lorenzo Richelmy. Capace di aggiungere alla sua filmografia un ruolo in grado di calzargli a pennello. I due divengono, assieme a Anna Foglietta, nella parte di un ufficiale dei carabinieri, i perfetti antagonisti di una pellicola girata nella capitale meneghina.
Ma che è al tempo stesso profondamente debitrice nei confronti dei thriller d’oltreoceano.
Il poco più che quarantenne Giacomo Cimini, Laureato alla London School e alla sua seconda prova per il grande schermo, confeziona un film immediatamente dirottato online causa pandemia. Con un respiro e velleità da opera internazionale pur non riuscendo purtroppo a discostarsi da una trama direzionata sin dalla prima apparizione del medio borghese Castellitto.
Pellicola in bilico fra Milano e gli States che saprà catturare l’attenzione degli amanti dei thriller e dei continui rimandi cinematografici.
Il talento del calabrone (Id) Italia: 2020 Regia di: Giacomo Cimini Genere: Thriller Durata: 85′ Cast: Sergio Castellitto, Anna Foglietta, David Coco, Gianluca Gobbi, Lorenzo Richelmy. Nelle sale dal: 19 novembre 2020. Recensione film Il talento del calabrone.