Recensione film “L’apparenza delle cose”, di Shari Springer Berman e Robert Pulcini.
Catherine e George Clare sono sposati da cinque anni. Lei è una restauratrice, lui un professore di storia dell’arte. George riceve una promozione e così decidono di trasferirsi da Manhattan a Chosen, un piccolo villaggio dello stato di New York, dove l’uomo insegnerà nel college cittadino. Di questo cambiamento potrebbero beneficiarne tutti, in primis lei che soffre di disturbi alimentari, ma anche il loro matrimonio. Gli eventi soprannaturali che di lì a poco accadranno saranno fatali per i due coniugi…
Il trailer era promettente, ma come spesso accade, anche ingannevole. “L’apparenza delle cose” scivola presto nella prevedibilità, l’elemento che più in assoluto avrebbe dovuto evitare. Il pubblico è abituato da anni al cinema di genere, alle case infestate, testimone silenziosa di fatti di sangue avvenuti anni prima. Nel film, quindi, non era importante il cosa viene raccontato, ma come. I registi scelgono due strade parallele, il dramma di un matrimonio in crisi, e il soprannaturale che insidia la mente, minando la stabilità personale ed emotiva di Cat e George. Né l’una né l’altra linea narrativa, però, porta ad una conclusione originale.
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Pesa sul risultato finale la forzata commistione tra generi. I jumpscares, tipici dell’horror, non vengono sfruttati abbastanza (strano a dirsi al giorno d’oggi); la tensione è altalenante e non crea una suspense tale da far interessare alla vicenda. E’ il dramma la colonna portante del film, ma per un motivo ben preciso: Amanda Seyfried, fresca nominata agli ultimi Oscar per il suo ruolo in “Mank“, riesce a restituire perfettamente le fragilità e le insicurezze di Catherine, così come James Norton è assolutamente in parte nell’interpretare l’uomo arrivista e pieno di sé. E’ giusto lodare le loro interpretazioni, perché nient’altro si può salvare. Se si vuol vedere un pastiche cinematografico degno di questo nome, meglio affidarsi a “Le verità nascoste” di Zemeckis o “Angoscia” di George Cukor.
L’apparenza delle cose (Things Heard & Seen.) USA 2021 Regia di: Shari Springer Berman, Robert Pulcini Genere: Horror, Thriller, Drammatico Durata: 119′ Cast: Amanda Seyfried, Karen Allen, Rhea Seehorn, Natalia Dyer, James Norton, F. Murray Abraham. Sceneggiatura: Shari Springer Berman, Robert Pulcini. Fotografia: Larry Smith.
Recensione film “L’apparenza delle cose”, di Shari Springer Berman e Robert Pulcini.
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