“A Cena con il Lupo“, recensione della commedia a tinte horror tratta da un videogioco.
A causa di una forte nevicata, alcuni residenti di Beaverfield si ritrovano improvvisamente bloccati in una locanda della piccola cittadina. Ben presto, però, scopriranno che tra di loro si nasconde un temibile assassino e… ognuno di loro è un indiziato! Mentre il panico dilaga, la nuova guardia forestale Finn dovrà cercare al più presto di risolvere il mistero e in suo aiuto arriva la giovane e audace Cecyl. Riusciranno a scoprire chi o cosa sta terrorizzando la città?
“A Cena con il Lupo” è direttamente, ma molto liberamente, tratto da un videogioco, “Werewolves Within“, uscito qualche anno fa per PC e PlayStation 4 in formato VR e multiplayer. Quella che il regista Josh Ruben porta su schermo è una storia semplice, che intrattiene nel migliore dei modi i propri spettatori. Le coccola in una girandola di supposizioni, incidenti, battute dall’umorismo scomodo e momenti gore da tipica commedia horror.
“A Cena con il Lupo” è il nuovo film di Ubisoft ispirato ad un suo omonimo videogioco per la VR: Werewolves Within.
Non tutto fila liscio, sia da un punto di vista tecnico che da quello della trama, ma nel complesso il film funziona molto bene. Ruben è un regista nella media che svolge più che onestamente il proprio compito. Riesce a fruttare i mezzi a disposizione restituendo un’atmosfera che non si prende mai troppo sul serio, riuscendo contemporaneamente a non volare sopra la soglia dell’inverosimile. C’è sempre un punto fermo nell’intonazione del racconto che risulta encomiabile.
Il regista riesce sempre a creare efficaci capovolgimenti di fronte che lasciano costantemente lo spettatore con nuovi dubbi circa l’identità dell’artefice dei delitti. Le regole d’oro del giallo vengono generalmente rispettate, tanto che se siete avidi conoscitori del genere probabilmente indovinerete presto la soluzione dell’intrigo. Ma non ne sarete mai sicuri fino alla fine, come in ogni buona storia del filone.
Menzione speciale rivolta agli attori. Non c’è un solo volto famoso. Con ogni probabilità molti li avete visti in tante altre produzioni, e qui tutti, nessuno escluso, danno ottimo sfoggio di abilità nella commedia. Riescono a caratterizzare in maniera a volte davvero sopra le righe i propri personaggi ma senza mai risultare semplici macchiette. Il plauso più grande va ai due volti da cartellone dell’operazione: Sam Richardson, bravissimo a reggere il ruolo del bonario Finn, e la adorabile Milana Vayntrub nella parte della dolce Cecily.
Giunti alla fine della nostra recensione di “A Cena con il Lupo“, possiamo tranquillamente affermare che la pellicola rientri nel ristretto novero dei film ben fatti tratti da un videogioco. Rispetta il materiale di partenza, lo rielabora, facendolo suo senza stravolgerlo. Prendendone gli aspetti migliori e sopperendo alla mancata di interattività, tipica del videogioco, con una mano autoriale a livello di sceneggiatura. Dona una personalità incisiva, oltre a un destino unico, ai suoi personaggi, senza mai cedere all’invito ludico dei finali multipli, trovata divertente ma che col cinema ha poco a che fare.
A cena con il lupo (Werewolves Within.) Australia 2021 Regia di: Josh Ruben Genere: Commedia, Horror Durata: 97′ Cast: Milana Vayntrub, Cheyenne Jackson, Michaela Watkins, Sam Richardson, Glenn Fleshler. Musiche: Anna Drubich. Sceneggiatura: Mishna Wolff. Fotografia: Matthew Wise.
“A Cena con il Lupo“, recensione della commedia a tinte horror tratta da un videogioco.