Z – Vuole giocare, recensione Blu-Ray.
Elizabeth (Keegan Connor Tracy) è una giovane mamma molto premurosa, che vive con il marito Kevin (Sean Rogerson), la mamma gravemente malata perennemente a letto e il suo unico figlio di otto anni, Joshua (Jett Klyne). Quest’ultimo parla continuamente a un amico immaginario di nome Z. La presenza di Z si fa talmente ingombrante e oppressiva, che Beth inizia a temere che la sua famiglia possa essere in grave pericolo. Episodi terribili non tardano a verificarsi, gettando la famiglia nella disperazione più nera…
“Z: Vuole Giocare” è un film horror del 2019, scritto e diretto dal regista sceneggiatore Brandon Christensen. La campagna pubblicitaria ha descritto “Z – Vuole giocare” come una sorta di pellicola ibrida fra “Poltergeist” e “The Babadook”. Una descrizione indubbiamente calzante, sotto molti punti di vista. Oggettivamente, lo ritengo un film dalle grandi potenzialità, espresse solo in parte. La creatura al centro della trama è uno dei mostri più terrificanti di cui si sia mai sentito parlare. La struttura e la cadenza dei cosiddetti “jump scares” è perfetta, costringendoti a seguire lo sviluppo dell’intreccio incollato davanti allo schermo.
Un Horror che funziona alla grande, capace di creare un clima di tensione e angoscia dall’inizio alla fine.
Se amate l’horror, probabilmente avrete già visto film e serie tv con una trama del genere in almeno una ventina di occasioni. Da “L’Esorcista” a “The Whisperers”, passando per “Shining” e “The Others”, potremmo citare innumerevoli titoli che si sono divertiti a giocare con il tema degli amici immaginari e dei cosiddetti “bambini inquietanti”. Ma “Z – Vuole giocare” ha la capacità di essere diverso per due motivi sostanziali. Sulla falsariga del famoso capolavoro di Jennifer Kent del 2014, il film ha uno sviluppo che cerca di focalizzare l’attenzione sull’odissea personale della madre del ragazzino. Coagulando la forza dirompente di questi eventi al tema dell’esplorazione del trauma e dei pericoli dell’infanzia. Dal punto di vista tecnico nel creare tensione e colpi di scena imprevedibili è ineccepibile.
“Z – Vuole giocare” non è un film perfetto, ha qualche problema di sceneggiatura e forse un finale scontato, ma funziona alla grande. Cast e regia lavorano all’unisono creando un clima di tensione e angoscia che dall’inizio fino all’epilogo finale non ti abbandona mai…
Z – Vuole giocare, recensione Blu-Ray.
Il film prodotto da Koch Media per l’etichetta Midnight Factory viene presentato nel formato 2,35:1 con una risoluzione di 1920×1080 pixel. Come da tradizione per le uscite di prestigio, targate Midnight Factory la confezione è una Slipcase contenente l’amaray impreziosita da un gradevole artwork interno. Oltre al film in Blu Ray troviamo l’immancabile booklet realizzato da Manlio Gomarasca e Davide Pulici per Nocturno Cinema che analizza l’opera in ogni suo aspetto. Il Blu-Ray ci regala immagini di qualità, considerando che il film è tendenzialmente cupo con colori primari che virano al blu e scarsa illuminazione il risultato è ottimo. Nelle scene con luce intensa e colori più sgargianti, come l’inizio del film, ritroviamo un dettaglio pungente e una tridimensionalità pazzesca. I livelli di nero sono profondi, il che consente alle ombre e ai vari elementi di integrarsi perfettamente.
Sul versante audio troviamo due tracce DTS HD 5.1 Master Audio per la lingua Inglese e l’italiano. Ottima la pista nella nostra lingua che non ha nulla da invidiare a quella originale. Dai toni squillanti e con un uso costate e preciso di tutti i canali Surround che avvolgono lo spettatore nei momenti di tensione. La traccia lossless infatti presenta, oltre a una spiccata spazialità, una brillante separazione degli effetti sonori tra i canali e un robusto apporto del sub.
Comparto Extra purtroppo assente, troviamo il solo trailer.