World War Z, recensione del film diretto da Marc Forster.
XXI secolo: la Terra è preda di malattie che si diffondono rapidamente, mietendo migliaia di vittime. L’inquinamento dilaga e a rendere ancora più ardua la sopravvivenza del genere umano, ci si mette un’epidemia di rabbia. Un ex investigatore americano è costretto a riprendere il lavoro per rintracciare la fonte dell’infezione e impedire il peggio per il pianeta…
E’ un giorno come un altro a Philadelphia e Gerry e la sua famiglia sono imbottigliati nel traffico. Ma quando numerosi elicotteri sorvolano la città, moto impazzite della polizia si insinuano tra le auto e un’esplosione fragorosa fa infrangere i vetri dei grattacieli, Gerry capisce che sta succedendo qualcosa di brutto. Dopo poco, vede una creatura mordere un ragazzo che in soli dieci secondi riprende vita, lasciandosi andare a terribili convulsioni.
Gerry (Brad Pitt) è un ex agente dell’ONU e viene richiamato all’ordine. Dalla Corea del Sud, passando per Gerusalemme ed approdando infine in Galles, il protagonista dovrà scoprire come arginare il terribile morbo che sta decimando il pianeta. Impossibile non pensare ad uno dei film più riusciti degli ultimi anni sul tema zombie, ovvero 28 giorni dopo di Danny Boyle. La tematica fondamentalmente è la stessa ma si sviluppa in maniera differente.
Marc Forster, per il suo film, ha puntato molto sull’impianto visivo. Prova ne sia il ricorso al 3D, per altro non del tutto valido né necessario. Suggestiva tuttavia la sequenza in cui gli zombie, arrampicandosi l’uno sull’altro, riescono a superare il muro di cinta eretto intorno a Gerusalemme, scatenando il panico tra la folla di fedeli intenti a pregare. Ansiogeno ma non ai livelli di predecessori quali il già citato 28 giorni dopo e soprattutto l’horror spagnolo di Balagueró, REC. La sceneggiatura e i dialoghi funzionano e non ci sono momenti di stasi.
Per certi aspetti originale, per altri ripetitivo, World war Z ha dei pregi ma anche dei difetti. Un impianto scenografico pazzesco ma alcuni effetti speciali non particolarmente riusciti, vedi le orde impazzite di zombie che hanno ben poco di fluido e realistico. Complessivamente, il classico filmone che tiene incollati allo schermo e che funziona egregiamente per una serata in compagnia.
World War Z (Id.) USA 2013 Regia di: Marc Forster. Genere: Fantascienza, Azione, Horror Durata: 116′. Cast: Brad Pitt, Mireille Enos, James Badge Dale, Daniella Kertesz, Matthew Fox, David Morse, Fana Mokoena. Fotografia: Ben Seresin. Musiche: Marco Beltrami. Sceneggiatura: Damon Lindelof, Drew Goddard, Matthew Michael Carnahan.
World War Z, recensione del film diretto da Marc Forster.