Lo chiamavano Trinità, recensione del Blu-Ray CG Entertainment.
Diretto da Enzo Barboni con lo pseudonimo E.B. Clucher, Lo chiamavano Trinità è un piccolo capolavoro di cinema, la punta più alta dello spaghetti-western. Magicamente interpretato dal duo Terence Hill e Bud Spencer, Lo chiamavano Trinità è un film da vedere, rivedere e vedere ancora per cogliere in ogni visione qualcosa di sorprendentemente nuovo.
La comicità del duo rimane un’icona del cinema Italiano che ha accompagnato generazioni di giovani. Ma accanto alla comicità indiscussa, questi film contenevano un profondo senso di giustizia. Guardandoli si aveva la certezza, che alla fine i buoni, che poi buonissimi non erano, avrebbero menato di santa ragione i cattivi, che in fondo cattivissimi non erano… perchè, come amava dire Bud Spencer, “non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo!”
C’è una magia particolare che circonda le loro avventure. La magia di chi sta dalla parte dei buoni e che combatte per questo. Nei film di Terence Hill e Bud Spencer, il mondo si spalanca davanti come un’autostrada, consentendo al duo di fare insieme, qualsiasi cosa: menare in due, altre cinquanta persone, o parlare ai delfini usando il “delfinesco”… o colpire un cecchino sparando all’indietro senza guardare. Cose impossibili. Ma che nessuno di noi osa mettere in dubbio, a causa di quella magia che loro due riescono a trasmettevano nei loro film. Capolavoro.
Lo chiamavano Trinità, recensione del Blu-Ray CG Entertainment.
Il film viene distribuito per il mercato Home Video da Mustang Entertainment e CG Entertainment è presentato nel formato di 2,35:1 con una risoluzione di 1920×1080 pixel. La confezione è l’intramontabile Amaray in questo caso priva di Artwork interno. Il film ha goduto di un pregevole restauro avvenuto nel 2019 e effettuato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Rocca delle Macìe a partire da negativi camera e suono originali. Il restauro è avvenuto presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna. Il Blu-Ray grazie a un Bitrate medio che si attesta sui 35 Mbps e a un lavoro certosino di encoding gode di un quadro video strepitoso.
Un’edizione Blu-Ray Top per un capolavoro di cinema italiano.
Le immagini sono sorprendentemente limpide e definite, pur mantenendo la tipica granulosità della pellicola che ne esalta la bellezza. Durante tutta la visione non ci sono mai cedimenti di qualità. Perfetti sia i primi piani che le panoramiche, sempre dettagliate e ricche d’informazioni. Splendidi i colori, che mantenendo la loro originalità, esaltano il Technicolor in tutta la sua meraviglia. I colori sono saturi, i neri sono profondi ed equilibrati, le tonalità calde tipiche dei western anni Settanta vengono riprodotte perfettamente. Siamo difronte a un’edizione curata sotto tutti gli aspetti, che non può mancare nella collezione di ogni Cinefilo.
Passando all’audio, abbiamo a disposizione una traccia DTS-HD Master Audio 2.0 buona se consideriamo l’età del film. Pur con una spazialità e dinamicità limitata, la visione scorre via piacevolmente mantenendo una fedeltà complessiva soddisfacente. Ottimi i dialoghi resi sempre in modo chiaro.
Comparto extra ricchissimo di materiale. Nel disco Blu-Ray, oltre al film troviamo il primo contributo. “50 anni e non sentirli” (14,53′), featurette dove il direttore della Cineteca di Bologna Gianluca Farinelli ci illustra le tecniche utilizzate all’epoca per girare il film e quelle utilizzate per il restauro.
Gli ulteriori contenuti speciali li troviamo nel DVD bonus all’interno della confezione. “Quando il cinema era puro divertimento” (37,11′), intervista a Sandra Zingarelli, figlia del produttore Italo Zingarelli, a cura di Gianni Canova e Rocco Moccagatta. Durante l’intervista si coprono tanti aneddoti e curiosità particolarmente interessanti. “I primi 50 anni di Trinità“, (55,17′) un lungo contributo sulla festa per il cinquantesimo del film tenutasi questa estate a Rocca delle Macìe. Oltre alla famiglia Zingarelli e Pedersoli, sul palco hanno partecipato Terence Hill, Renato Casaro, Rocco Moccagatta, Andy Luotto (consulente per i dialoghi in inglese all’epoca del film) e tanti altri ospiti, o in presenza o in video. Per terminare tre trailer, in italiano, inglese e tedesco.