Recensione Blu-Ray A Quiet Place: Un posto tranquillo.
Una famiglia vive un’esistenza isolata nel silenzio più assoluto, per paura di una minaccia sconosciuta che segue solo il suono e attacca a qualsiasi rumore….
Come in Loveless di Zvjagincev commuovevano le lacrime sorde di un bambino che non voleva farsi udire da sua madre e suo padre, così il film di Krasinksi indugia su urla che si soffocano in gola e su disperazioni silenziose. Il suono, nella sua negazione e nella sua amplificazione, sembra essere la nuova ossessione del cinema Horror moderno. Se la donna sorda in “Hush” di Flanagan non era capace di percepire i rumori del suo aggressore, i ragazzi di “Man in the Dark” di Álvarez non dovevano provocare il minimo sibilo per non allarmare il vecchio cieco.
La soluzione di ridurre al minimo i dialoghi fra personaggi, narrando la propria vicenda usando solo il rumore dei passi ed i fragori improvvisi, è una idea coraggiosa. Eppure sarebbe un errore giudicare il film di Krasinski come qualcosa di più di un bel b-movie. Modello di cui segue le regole ed i codici, sacrificando nel nome del suo “gimmick” le ambizioni di creare qualcosa che vada al di là della semplice esperienza fugace. Krasinski riesce a creare un clima di ansia ed apprensione. Non solo con il sound design, che per ovvie ragioni occupa un ruolo primario, ma anche grazie alle immagini e a un’uso preciso dei cliché del genere. Quelli che spesso si decide di ignorare perché “banali” e che invece sono ancora indispensabili se ne si comprende l’efficacia.
Non saranno quindi solo i rumori ad accrescere la preoccupazione di chi guarda. Ma ad esempio l’immagine di un chiodo che fuoriesce da un gradino e che espone i personaggi ad un grosso rischio. Caro alla vecchia regola per cui si crea la suspense svelando al pubblico qualcosa che i personaggi ancora non vedono.
Un onesto B-Movie che colpisce nel segno.
Come in un classico b-movie, ogni cosa che accade non è funzionale ad una idea di verosimiglianza o congruenza ma serve a muovere il meccanismo alla base della narrazione.
Così il film si inserisce in quel filone di pellicole nelle quali il dinamismo delle scene prevale sullo sviluppo dei personaggi e persino sulla coerenza della vicenda. Quelle che anni fa uscivano al cinema, quando non in home-video, con il bollino quasi disdegnoso di “b-movies” e che oggi vorrebbero essere il vero anello di congiunzione fra cinema art-house e il grande pubblico….
Recensione Blu-Ray A Quiet Place: Un posto tranquillo.
Il film prodotto da Paramaunt e distribuito da Universal viene presentato nel formato di 2,40:1 con codifica a 1080 p. La confezione, come da tradizione, è una semplice Amaray, piacevole graficamente ma priva di Artwork interno. “A quiet place” è stato interamente girato su pellicola e il riversamento su disco ha permesso di mantenere la tipica grana unita alla nitidezza del digitale in un connubio fantastico. Tutto questo mantenendo inalterato ogni cosa.
Krasinski riesce a creare un clima di ansia ed apprensione!
Gli elementi sono nitidi, compresi volti, capelli e vestiti, ognuno dei quali rivela trame individuali uniche con una accuratezza impeccabile e ricchezza di dettaglio. Tutto è riprodotto con dovizia certosina: i muri, i pavimenti, l’intonaco, le foglie, gli alberi e l’erba, fino ai granelli di polvere, tutto con la massima chiarezza come il formato del Blu-ray permette. I colori sono tendenzialmente caldi, carnosi con una predominante rossastra che la fa da padrone. Saturi ma mai opprimenti in un calendoscopio di sfumature. I livello del nero è perfetto e questo grazie anche a un Bitrate medio che si attesta sui 23 Mbps. In conclusione uno strepitoso Blu Ray…. Consigliato!
Comparto audio composto da nove tracce: Dolby Atmos TrueHD 7.1 per la lingua originale e purtroppo solo Dolby Digital 5.1 per Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo, Ungherese, Polacco, Russo e Tailandese. Chiaramente la traccia inglese ha una dinamica e una spazialità pazzesca e il paragone con la traccia italiana è impietoso. Comunque andando ad analizzare il semplice Dolby Digital 5.1 constatiamo che svolga in modo sincero il proprio compito, a patto di alzare il volume dell’amplificatore.
La traccia in lingua italiana ci regala buoni effetti di ambienza, consentendoci un ascolto comunque coinvolgente. In più occasioni riscontriamo un ottimo uso di tutti i diffusori che riescono a creare una notevole spazialità grazie a un uso sapiente di quelli posteriori, sempre presenti e precisi. Buono, anche se minimale, l’intervento del Subwoofer, che interviene in alcune sequenze. Audio buono ma per un prodotto del 2018 si poteva e doveva fare di più!
Extra interessanti per il genere di film, con circa trenta minuti di materiale da visionare:
“La creazione del silenzio” (14,45) Interessante dietro le quinte in cui Il regista John Krasinski ci racconta “A Quiet Place – Un posto tranquillo”.
“Il suono dell’Oscurità” (11,44) Featurette sulla creazione della colonna sonora del film da parte di Marco Beltrami.
“Una ragione per il silenzio” (7,33) Ottima e esaustiva Featurette che ci racconta la creazione delle creature nelle varie fasi di evoluzione.
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