A Torino vive Dante, un pony express che desidera fare il giro del mondo per liberarsi della presenza di un gruppo di strozzini che lo perseguitano. A Torino arriva Nina, hostess spagnola che ha il volo improvvisamente cancellato causa sciopero. Tolstoj, un indiano amico di Dante al quale quest’ultimo aveva affidato la sua abitazione, offre a Nina ospitalità nella casa di quest’ultimo. Le cose si complicano quando Dante torna improvvisamente in Italia e ad attenderlo ci sono i soliti strozzini e una hostess.
Una moderna fiaba per due ore scarse di istrionismo puro da parte del compianto Libero De Rienzo all’epoca reduce dal David di Donatello vinto per la splendida prestazione nella commedia Santa Maradona (id.; 2001) inno della generazione x all’ombra della Mole al fianco di Stefano Accorsi e sempre sotto la direzione dell’allora esordiente Marco Ponti.
Ponti batte quindi il ferro finché è ancora caldo e ripropone nuovamente un De Rienzo per stavolta in stile one-man show, munito di battute come sempre al vetriolo e veloci come un colpo di frusta, a dimostrare che fra Dante e Bart, protagonista di Santa Maradona, corre decisamente buon sangue. L’attore partenopeo è affiancato anche questa volta da un cast di ottimo livello nel quale spiccano; Kabir Bedi nel ruolo di un amico di origine indiana, un gruppo di strozzini che paiono usciti da Tutto in una notte (Into the Night; 1985) di John Landis, Vanessa Incontrada, nel ruolo di Nina e ben prima di essere folgorata lungo la via che porta a Zelig, fino al cameo offerto da Remo Girone capace di donare al padre di Dante il ruolo di dispensatore di consigli su come trovare armi e perpetrare una rapina per appianare ogni tipo di debito.
Il film che ripropone le medesime locations, siamo sempre a Torino, e i medesimi temi, ovvero l’idea di una generazione di ultra trentenni sui generis e in parte allo sbando, si lascia guardare grazie a un cast decisamente molto affiatato. A una sceneggiatura che sa manipolare adeguatamente un’idea di base, dimostrando come il regista originario di Avigliana, ma Torinese di adozione, sia uno che con la macchina da presa ci sappia decisamente fare.
Unico limite di una buonissima pellicola la grande similitudine con il precedente film di Ponti, che successivamente saprà cambiare sia temi che registri narrativi – su tutte segnaliamo La Bella Stagione (id.; 2022) documentario dedicato alla memoria di Luca Vialli e alla stagione scudetto della Sampdoria 1990-’91. In tal caso spiccano invece sia il medesimo protagonista, sia gli autori della colonna sonora – i Torinesi Motel Connections – ma anche gli stessi temi di fondo e registri narrativi che nel corso del film precedente, passato inizialmente inosservato agli occhi di critica e pubblico, ne avevano rappresentato l’arma vincente.
Valutazione Finale: 6.5 / 10
A/R andata + ritorno (id.) Italia, 2004 Regia di: Marco Ponti Genere: Commedia Durata: 98′ Cast: Libero De Rienzo, Remo Girone, Vanessa Incontrada, Kabir Bedi, Fabio Troiano Fotografia: Marcello Montarsi Musica: Motel Connection Montaggio: Walter Fasano Scenografia: Roberto De Angelis Soggetto: Marco Ponti Sceneggiatura: Marco Ponti Produzione: Harold, RAI Cinema Distribuzione: 01 Distribution