A Rogue one: A Star Wars story recensione film di Gareth Edwards.
Sul pianeta Lah’mu l’ingegnere Galen Erso viene rapito dall’Impero per portare a termine la creazione della più terribile arma di distruzione della galassia: ‘La morte nera’. Il direttore imperiale Krennic, dopo aver assassinato la moglie di Galen, rapisce l’uomo disinteressandosi di sua figlia Jyn, successivamente salvata dal ribelle Saw Gerrera. Dopo molti anni Jyn cercherà di liberare suo padre il quale nel frattempo avrà approntato una falla all’interno dell’arma da lui progettata. Una falla che per l’impero potrebbe risultare fatale…
Dimenticate J.J. Abrams e il suo ‘Il risveglio della forza’, pellicola grazie alla quale la Disney si era impossessata anche della macchina multimiliardaria di George Lucas. Dimenticatevene e avvicinatevi a questo episodio 3.5 con la mente quasi del tutto sgombra. Dicevamo 3.5 perché questa è l’esatta posizione temporale nella quale piazzare la pellicola diretta dal poco più che quarantenne Gareth Edwards, al suo terzo film. E in tal caso creatore di un prodotto all’inizio difficilmente districabile ma che alla fine sarà capace di spiegarvi con certosina dovizia chi o cosa abbia preceduto le gesta Luke Skywalker. Chi avesse rubato i piani della morte nera con i quali si apriva la prima trilogia, da chi cercavano di fuggire i ribelli guidati dalla principessa Leila e a chi avrebbero dovuto essere completamente debitori, per quei piani provvidenzialmente trafugati, i membri dell’alleanza.
Edwards restituisce una nuova e piacevole visione a una saga che vede in Felicity Jones, recentemente vista ne ‘La teoria del tutto’ e nell’ultimo episodio di Spiderman, una figura femminile che si accoda a quelle che da sempre rappresentano per la saga sia emancipazione sia forza di volontà, dalla precedentemente citata Leila, sino alla Daisy Ridley, alias Rey, de ‘ Il risveglio della forza’.
Anche la Jyn Erso di mrs. Jones racchiude difatti tutti i prodromi della donna forte e coraggiosa. Ben distante dalla figura femminile desiderosa di appoggiarsi all’eroe di turno. Ma decisamente molto più affine alla figura dell’eroina cui Lucas ci ha da sempre abituati. Diego Luna, si affianca alla Jones nel ruolo del coprotagonista, meno impavido del solito. L’attore danese Mads Mikkelsen e Forest Whitaker aggiungono invece alla pellicola quella vena di sana recitazione capace di andare ben al di la dei semplici effetti speciali, capaci perfino di resuscitare magistralmente un Peter Cushing in eccellente forma post- mortem.
Un film quindi perfetto sia per piacere agli appassionati della saga sia per i semplici fruitori di avventure fantascientifiche. Un film che rappresenta l’ennesimo anello di un mondo che ogni anno aggiungerà un nuovo pezzo al proprio mosaico. È difatti già in rampa di lancio il nuovo episodio con protagonista Mark Hammill nel ruolo che l’ha reso celebre. Mentre si sta già parlando anche di una nuova trilogia spin-off con protagonista il cacciatore di taglie Han Solo il tutto sempre a base di effetti speciali che forse, chissà, per l’occasione potrebbero riportare in vita perfino Sir Alec Guinness. Amen!!
A Rogue one: A Star Wars story (Id.) USA 2016 Regia di: Gareth Edwards. Genere: Fantascienza, Azione Durata: 133′. Cast: Tom Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Ben Mendelsohn, Alan Tudyk, Donnie Yen, Forest Whitaker, Diego Luna, Riz Ahmed. Fotografia: Greig Fraser. Musiche: Michael Giacchino. Sceneggiatura: Chris Weitz, Tony Gilroy.