a cura di Ciro Andreotti
Fra gli anni ‘70 e ’80 gli Anvil sono stati una rock band di riferimento per centinaia di altri gruppi e a un passo dal diventare famosi come Black Sabbath e Led Zeppelin. Il destino però può giocare brutti scherzi e tutta la fama raccolta in anni di dura gavetta può andare persa, esattamente come una manciata di polvere spazzata via da una folata di vento.
Un documentario che prima di essere una pellicola dedicata agli appassionati dello speed metal è la storia di due protagonisti di questo genere. Gente che per la musica ha fatto letteralmente di tutto, ovvero Steve ‘Lips’ Kudlow e Robb Reiner, che a 50 anni abbondantemente compiuti ancora cavalcano il loro sogno. Suonando in locali piccoli e mal illuminati e senza mai dimenticarsi di essere i precursori di un genere che ha saputo concedere fama e denari ad altri protagonisti: Antrhrax, Megadeth e Slayer, solo per citare i più prestigiosi. Gruppi che sempre, anche nel corso della pellicola, non lesinano mai la propria venerazione per ‘l’incudine’ (The Anvil – trad.).
Nel frattempo però per Lips e Robb si è aperta la stagione dei ricordi e delle occasioni perdute. Con le difficoltà di chi deve scontrarsi con una vita fatta di bollette da pagare e di lavori precari, mentre il rock dev’essere posto in secondo piano e giudicato alla stregua di un semplice passatempo.
Sacha Gervasi, sceneggiatore di The Terminal (id.; 2004) e appassionato sincero e disinteressato, si ricorda di un gruppo di origine canadese intravisto nel corso di un concerto e del quale si innamora perdutamente. Spinto dalla curiosità di scoprire dove siano terminati i propri idoli va alla loro ricerca ritrovandoli in sala di incisione esattamente come agli apici della carriera. Con il loro permesso inizia a seguirli sia nelle tournée, sia nella vita di tutti i giorni. Una vita fatta di litigi brutali, riappacificazioni, di piccole gioie e di poche soddisfazioni. Filmandone interviste e concerti, paragonati prontamente con quelli sold out degli ’80. Raccogliendo anche testimonianze dei gruppi che al duo canadese devono parte del loro stile.
Presentato in decine di festival, a iniziare dal Sundance Film del 2008, Anvil ! The story of Anvil, rappresenta un ottimo prodotto sia per i cultori di un genere con milioni di appassionati, sia per i fan dei documentari, grazie alla presa diretta con la quale la pellicola è stata girata.
Il DVD, uscito alle nostre latitudini dopo ben quattro anni, è corredato da “Metallo su Metallo”, testo che narra le gesta di Reiner e ‘Lips’ ma anche di altri gruppi che come il duo canadese avevano toccato il cielo con un dito salvo poi cadere nel precipizio del “…poteva essere ma non è stato.”.
Pubblicato in Italia nella collana Real Cinema Feltrinelli, Anvil ! The story of Anvil , è un rockumenatry da non perdere se siete appassionati di storie di vita che possano, al tempo stesso, farvi sorridere e riflettere, il tutto molto prima di essere una splendida cavalcata dai toni rock.
Anvil ! The story of Anvil (Id.) Canada 2008 Regia di: Sacha Gervasi. Genere: Musicale, Documentario. Durata: 80′ Cast: Steve ‘Lips’ Kudlow, Robb Reiner, Gary Greenblatt, Tiziana Arrigoni, Jon Zazula, Scott Ian, Lemmy Kilmister, Lars Ulrich, Slash, Tom Araya, Malcolm Dome. Fotografia: Christopher Soos Musiche: David Norland Montaggio: Jeff Renfroe, Andrew Dickler Produzione: Jeff Renfroe, Andrew Dickler Distribuzione: Feltrinelli Real Cinema
Valutazione finale: 7/10