Belli di Papà, recensione del DVD distribuito da CG Entertainment.
Vittorio, un industriale da qualche anno vedovo e trapiantato a Milano in tenera età, ha cresciuto i tre figli: Matteo, Chiara e Andrea. Ai tre ragazzi non ha fatto mai mancare nulla, se non la sua presenza. Per tentare di recuperare il rapporto con loro, e cercare di responsabilizzarli, Vittorio finge un tracollo finanziario con conseguente fuga in direzione della natia Taranto, in compagnia dei tre figli ai quali, per la prima volta, intimerà che dovranno lavorare per guadagnarsi da vivere…
La pellicola di Guido Chiesa, nuovamente al cinema dopo un’assenza alla regia che aveva toccato il lustro, è un film basato quasi esclusivamente sull’estro di un Abatantuono molto in palla e che pare non abbia compiuto grandi sforzi per calarsi nel ruolo di un industriale di successo con figli al seguito ai quali pensa sia necessario cercare d’inoculare il germe del lavoro e della responsabilità; al tempo stesso i figli aiuteranno Vittorio a riavvicinarsi loro, con un finale in salsa prevedibilmente melensa e senza particolari sussulti.
Una commedia garbata presentata in un edizione DVD ottima.
Si ride, si riflette, i cambi di inquadrature e di ritmo sono tutti frutto di Abatantuono, realmente trapiantato a Milano dalla natia Taranto e a seguito della famiglia di origine; cambi di stato essenziali per scandire momenti comici e di serietà, tra i quali spicca l’inevitabile gap generazionale e di origini, dettato da figli troppo viziati e che non sanno cosa sia il vero mondo del lavoro.
A completare il cast si unisce anche Francesco Facchinetti. Per la prima volta sul grande schermo e nel ruolo di un futuro genero predatore di doti e con idee economicamente assurde. Per finire è presente anche uno splendido Antonio Catania in quello di amico e braccio destro di Vittorio, nell’ennesimo ruolo di una carriera da caratterista e spalla mai giunta, o quasi, a toccare i vertici che di certo l’attore siciliano meriterebbe.
Belli di Papà, recensione del DVD distribuito da CG Entertainment.
Il film prodotto da Warner Bros. arriva in Home Video grazie a CG Entertainment e presentato nel formato di 2,39:1 anamorfico. La confezione presa in esame è l’inconfondibile Amaray priva in questo caso di Artwork interno. La qualità complessiva, considerando il tipo di supporto, è appagante. Il DVD gode di un quadro video sufficientemente dettagliato e abbastanza luminoso. Grazie a un Bitrate medio costante di 7,50 Mbps, la visione è gradevole in ogni situazione, anche nelle molteplici riprese con scarsa illuminazione. I colori, dalle tonalità prevalentemente calde, sono ben riprodotti. Naturali gli incarnati.
Per quanto riguarda il comparto audio troviamo un’ottima traccia in Italiano Dolby Digital 5.1. Il Doly Digital svolge perfettamente il suo compito. Dinamico e con una sufficiente ricchezza di dettagli in linea con il tipo di codifica. Campo sonoro di largo respiro che ci permette di assaporare ogni battuta perfettamente e di cogliere anche i rumori più fini.
Comparto extra gradevole. Troviamo un Backstage con interviste al cast e regista (11,36′) e le Scene tagliate e papere (18,23′).