“Black Widow“, recensione del film diretto da Cate Shortland.
Quando viene alla luce un pericoloso complotto, Natasha Romanoff alias “Black Widow” si trova ad affrontare il lato più oscuro del suo passato. Inseguita da una forza che non si fermerà di fronte a nulla per distruggerla, Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le relazioni che ha lasciato dietro di sé molto prima di diventare un Avenger…
“Black widow” sistema alcuni tasselli rimasti nel limbo o semplicemente insoluti, chiude delle porte e ne apre delle altre, contribuendo ad allestire la griglia di partenza per la fase del Marvel Cinematic Universe. Quando Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) incrocia nuovamente la strada di Yelena Belova (Florence Pugh), è obbligata a chiudere i conti con un passato accantonato. Così, dopo aver recuperato Alexei Shostakov (David Harbour) e Melina Vostokoff (Rachel Weisz), gli adulti che le hanno cresciute per un po’ di tempo, Natasha e Yelena sono pronte ad affrontare lo spietato Dreykof. Artefice di quel programma che ha creato un esercito di donne scippate di ogni libertà e volontà fin dalla tenera età.
Un action di alta qualità che riannoda i fili e prepara il futuro del Marvel Cinematic Universe.
Il film diretto da Cate Shortland (Lore, Berlin syndrome) e sceneggiato da Eric Pearson (Thor: Ragnarok, Godzilla vs. Kong) possiede ancoraggi resistenti e gioca di squadra. Svela la genesi di Natasha Romanoff, tappa alcuni buchi narrativi e introduce personaggi pronti a occupare posizioni più o meno centrali nelle prossime avventure. Al di là delle sue funzioni viste dall’interno del quadro generale, poggia su un’impronta spiccatamente femminile e rivolta all’emancipazione. Rientra nel segmento action, cerca di non trascurare ciò che si agita negli stati d’animo e lascia all’umorismo solo sporadiche escursioni.
E’ potente allorché il dinamismo prende il sopravvento, tanto da assicurarsi un buon numero di sequenze degne di un picchiaduro. Approfittando delle verticalizzazioni che sopraggiungono negli ultimi atti, mentre per il resto si difende con coerenza, evitando accuratamente di lasciare il fianco scoperto a pericolosi strafalcioni. In ogni caso, a primeggiare sono le curiosità offerte su un vassoio d’argento a quei fan che seguono da sempre gli eventi del paniere Marvel. Riallacciandosi a molteplici congiunture, come accaduto nelle recenti serie televisive, con un succosa cerniera che porta direttamente a “The Falcon and the Winter soldier” e fa venire l’acquolina in bocca.
Computando i vari fattori che lo definiscono, “Black widow” risulta essere un film con una solidissima visione di insieme. Ricco di novità narrative e caratteristiche innovative, ha la capacità di andare al sodo e preparare il terreno per un futuro sempre più roseo…
Black Widow (Id.) USA 2021 Regia di: Cate Shortland. Genere: Azione, Avventura, Fantascienza. Durata: 133′ Cast: Scarlett Johansson, Florence Pugh, Rachel Weisz, William Hurt, David Harbour, Jade Ma, Ray Winstone, O-T Fagbenle. Musiche: Lorne Balfe. Sceneggiatura: Eric Pearson. Fotografia: Gabriel Beristáin.
“Black Widow“, recensione del film diretto da Cate Shortland.