a cura di Ciro Andreotti
Il postino Eric Bishop, tifoso del Manchester United e con una vita che reputa fallimentare, viene scosso dalla richiesta della figlia che gli domanda di accudire la nipote dividendo il compito con l’ex moglie. Riflettendo sul suo passato l’uomo pensa anche al suicidio ma a dargli una mano sarà l’arrivo di un suo idolo sportivo che d’improvviso si materializzerà davanti a lui.
Ventunesima pellicola per la sterminata produzione cinematografica di Ken Loach e per la quale l’ex campione Francese dello United ha tanto sgomitato e fatto per riuscire a prendervi parte. Cantona difatti riveste all’interno della narrazione non solo il ruolo di attore di grandissima simpatia e mentore del suo omonimo – da antologia le discussioni fra i due Eric – ma è anche impegnato nella veste di produttore, a dimostrazione di quanto abbia contribuito fattivamente alla creazione di un film che per una volta, nell’immaginario del regista di Nuneaton, ha preferito percorrere strade ben differenti rispetto a quelle che di solito batte, riuscendo a disegnare una pellicola minimalista dal sapore agrodolce e che dalla periferia di Manchester parte per una direzione apparentemente ignota e surreale, con un finale a sorpresa e una grande ventata di speranza.
Il semi sconosciuto Steve Evets si cala nel ruolo di Eric Bishop con un fare abbattuto quel tanto che basta per dare adito a una possibile caduta negli inferi della depressione. A salvarlo ci penseranno sia la sua coscienza, sotto forma di Éric Cantona, sia un manipolo di amici, tifosi come lui dei Red Devils, che sapranno dargli una mano nel momento più buio e del bisogno.
Pellicola che come sa fare Loach, riesce quindi a offrire voce agli angoli meno iridescenti della società, ma senza scivolare in argomentazioni esclusivamente politiche e riuscendo a confezionare una narrazione trasversale premiata al Fesitval di Cannes ma soprattutto in grado di ottenere il solito successo al botteghino. Film che saprà sicuramente piacere a chi ama non solo il calcio dorato della Premier, ma anche a chi crede che ce la si possa cavare facendo gioco di squadra il tutto senza cadere mai in uno stereotipo finto buonista.
Il mio amico Eric (Looking for Eric) Francia, Belgio, Regno Unito, 2009 Regia: Ken Loach Sceneggiatura: Paul Laverty Genere: Drammatico, Sportivo Durata: 115′ Montaggio: Jonathan Morris Scenografia: Fergus Clegg Cast: Steve Evets, Éric Cantona, Stephanie Bishop, John Henshaw, Gerard Kearns, Steve Marsh, Stefan Gumbs, Lucy-Jo Hudson Fotografia: Barry Ackroyd Musica: George Fenton Produzione: Sixteen Films, Les Films Du Fleuve, BiM, Why Not Productions, Canto Bros. Distribuzione: BIM (DVD): BIM/01 Distribution HV (2010)
Il mio amico Eric, di Ken Loach