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Germania. Nel corso della settimana delle esercitazioni il professor Wenger, nel tentativo di introdurre l’argomento riguardante la dittatura, stimola i suoi allievi a creare un movimento che sappia unirli come gruppo. Il movimento si doterà velocemente di un saluto, di un’uniforme, di un nome e di una serie di comportamenti, da parte dei suoi membri, che se inizialmente erano visti come interesse didattico, velocemente sfoceranno in qualche cosa di molto peggio.
“Potrebbe un regime totalitario, senza dogmi particolari, riappropriarsi delle menti dei giovani per creare un’autocrazia basata sull’appartenenza di gruppo ?“.
Secondo l’esperimento che ad Aprile 1967 vide l’allora professore di storia contemporanea Ron Jones creare un finto movimento totalitario in un High School di Palo Alto, oggi famosa per essere sede dell’élite informatica mondiale, parrebbe proprio di sì.
L’autore Morton Ruhe, pseudonimo dello scrittore Todd Strasser, partendo proprio dall’esperimento Californiano denominato La Terza Onda, dal nome del finto movimento totalitario creato a scopo didattico, offre agli sceneggiatori Gensel e Thorwarth l’occasione per traslocare le vicende scolastiche dalla Pacific Coast americana, alla Germania dei giorni nostri. In un liceo dove i ragazzi si trovano omologati per mezzo di vestiti, marchi di grandi case di abbigliamento, oggetti iper-tecnologici e tutto quello che si può trovare in seno a una grande nazione dell’occidente ricco e prosperoso. Nel mezzo una serie di lezioni vissute in maniera stanca e oziosa, in attesa della settimana a tema, nel corso della quale il professor Rainer Wenger – l’ ottimo Jürgen Vogel, attore estraneo o quasi al pubblico non tedesco – un ex anarchico, adepto del Punk dei Ramones, ben voluto dagli studenti, portati a non vederlocome troppo differente da loro, potrà dare una personalissima chiave di lettura di quella che per lui rappresenta una sfida: dimostrare ai suoi allievi come non sia poi così impossibile creare una nuova autocrazia perfino in Germania, una nazione molto esperta in termini di regimi dittatoriali.
In un climax ascendente di appartenenza di gruppo e senza seguire null’altro che pochi accorgimenti; un saluto comune, l’uso di una divisa, scelte condivise dai più e l’esclusione di chi non vuole omologarsi alla massa. Trasformano una classe di liceo, inizialmente spinta dal desiderio di avvicinarsi a un corso più interessante, a un corpo unico che varca i confini della vita scolastica e che come nelle tradizioni delle migliori dittature vede proprio nell’escluso dal gruppo un nemico da eliminare.
Un tema controverso trattato dall’allora trentaseienne regista Dennis Gansel con estrema precisione ma forse soffermandosi molto sulle pieghe dell’esperimento, tralasciando colpevolmente le difficoltà e le paure che giornalmente accompagnano gli studenti adolescenti al raggiungimento dell’età adulta. Ciò nonostante parliamo di una pellicola da recuperare perché scritta partendo da un evento realmente accaduto e conclusosi in maniera molto differente, ma che, come spesso si conviene quando si parla di eventi realmente accaduti spesso sono in grado di superare anche la miglior fantasia.
Valutazione Finale: 7 / 10
L’Onda (Die Welle) Germania – 2008 Regia di: Dennis Gansel Genere: Drammatico Durata: 102′. Cast: Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul, Elyas M’Barek, Cristina do Rego, Jacob Matschenz, Maximilian Vollmar, Max Mauff Musiche: Heiko Maile Fotografia: Torsten Breuer Montaggio: Gerry Hambling Soggetto: Morton Ruhe (alias di Todd Strasser) Sceneggiatura: Dennis Gansel, Peter Thorwarth Produzione: Rat Pack Filmproduktion Gmbh, Constantin Film produktion. Distribuzione: BIM Distribuzione