Pet Sematary, recensione del Blu-Ray 4k Ultra HD Universal Pictures.
Luis Creed si trasferisce con la famiglia in una nuova casa e comincia a lavorare come medico nell’ospedale della cittadina di Ludlow. Esplorando le vicinanze della casa, sua figlia Ellie scopre un luogo di sepoltura per animali…
Secondo tentativo di portare sullo schermo l’omonimo romanzo di Stephen King, dopo quello di Mary Lambert nel 1989. Questo nuovo Pet Sematary denuncia da subito un cambio sostanziale alla trama del libro. Cambio in sé immotivato, dal momento che non apporta nessuna reale modifica ai fatti raccontati e neppure accresce la comprensione delle dinamiche narrate.
Occorre infine fare presente allo spettatore che questo non è certo il più riuscito dei romanzi di King e nemmeno quello meglio trasposto. Ma è misteriosamente quello che al momento si è scelto non solo di riportare ancora in scena, ma addirittura di cambiarne la trama originale. Senza che questo apporti nessun vantaggio alla trasposizione, che riteniamo essere molto meno ispirata di quella precedente, la quale dopotutto vantava una sceneggiatura ad opera dello stesso King, né alla trama in sé.
Notevole l’interpretazione di John Litgow nei panni del vicino di casa…
La tensione presente nel romanzo è qui stranamente assente, il tutto è narrato con una regia televisiva senza estro e meno che mai passione. Didascalico e poco avvincente, il film si trascina di sequenza in sequenza come fosse un compito svogliatamente messo insieme col fine di richiamare le giovani generazioni che non avevano avuto ancora la fortuna di vedere trasposizioni del Re molto più intense di questa.
Soltanto la bravura di John Litgow sostiene, e solo in parte, il peso dell’inutile mole di spiegazioni inflitte allo spettatore da una sceneggiatura priva totalmente di misteri e di qualsivoglia spessore narrativo. La reale motivazione che si cela dietro le scelte del protagonista, un appena sufficiente Jason Clarke, viene lasciata misteriosamente in secondo piano, sostituita malamente da uno scambio sull’ateismo degno di un programma televisivo per bambini.
La sensazione complessiva con cui lo spettatore esce dalla sala è che si sia scelto una bella storia, con un certo potenziale, e poi si sia fallito in pieno nella capacità di immaginarla. Come se King non fosse stato sufficientemente chiaro, cosa peraltro palesemente non vera, sulle motivazioni dei suoi personaggi e sul potenziale esplosivo della sua storia. Resta quindi aperto il quesito sulla reale necessità di riproporre un remake di quella che ai tempi risultò essere un’onesta rappresentazione che, pur non esente da difetti, rimane tutto sommato ancora oggi più godibile di questa.
Pet Sematary, recensione del Blu-Ray 4k Ultra HD Universal Pictures.
Il film distribuito per il mercato Home Video da Universal Pictures viene presentato nel formato di 2,39:1 con una risoluzione di 3840 x 2160 pixel. Pet Sematary è stato girato in digitale con camere Arri Alexa e SXT Plus a una risoluzione tra 2,8 e 3,4 K. Successivamente si è poi giunti a un Digital Intermediate 2K. La confezione è una bella Steelbook dalla livrea rossa al cui interno troviamo oltre al film in 4K Ultra HD anche quello in Blu-Ray. Complessivamente la visione risulta migliore rispetto al Blu-Ray presente nella confezione ma non eclatante come si potrebbe immaginare. Molte inquadrature risultano sostanzialmente simili, anche se qui a spingere c’è il Dolby Vision, la Gamma Dinamica a 10 bit e il Wide Color Gamut a metadati dinamici che garantiscono ampio respiro alle immagini.
Il film ci regala un buon senso di tridimensionalità che ci accompagna anche nelle molteplici riprese notturne. Tutti gli elementi in primo e secondo piano risultano definiti, riuscendo a conferire alle immagini una buona profondità. Anche se lontani dal podio, questa edizione UHD è comunque un passo avanti rispetto al Blu-Ray.
Pet Sematary in 4k Ultra HD soddisfa solo a metà!
L’audio è il punto dolente di questa edizione. La traccia Italiana purtroppo solo in un modesto Dolby Digital 5.1 perde su tutti i fronti, risultando inadeguata al tipo di film. La resa resta sostanzialmente insufficiente, con una dinamica e sonicità bassa, scarsi elementi direzionali e relativo supporto dei canali Rear e del Subwoofer. Il Dolby ATMOS originale stravince senza prigionieri, risultando perfetto e coinvolgente durante la visione.
Comparto Extra buono, contenuto nel Blu-Ray. Finale alternativo, 11 scene eliminate tra cui 3 scene legate rispettivamente a Louis, Rachel ed Ellie e il racconto di Jud del giovane soldato morto in guerra. Documentario in 4 parti di circa 60′ minuti sulla realizzazione.
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Valutazione finale: 6,5/10