Recensione dvd “The Dark Red”, di Dan Bush.
Sybil Warren è una paziente psichiatrica che ha ormai imparato a dichiararsi tale nonostante non ne sia per nulla convinta. La sua versione della storia è ben diversa da quella raccontata dai medici. Nata con poteri telepatici, è stata sedotta da un uomo che le ha dato un figlio per poi portarglielo via con l’aiuto di una misteriosa società segreta e l’ha ridotta a essere creduta pazza quasi da tutti. Il giorno delle sue dimissioni dall’ospedale, Sybil è più lucida che mai e ha un piano ben preciso in mente…
The Dark Red, scritto e diretto da Dan Bush, autore di Signal (2007) e The Vault (2017), focalizza la prima metà del suo film proprio sull’ambiguità della situazione. Giocando con la mente poco lucida della protagonista in un rimando di ricordi, che chiariscono e confondono allo stesso modo. L’opera è divisa in due tranche narrative nette. Una prima parte scandita da continui flashback e ambientata interamente nell’ospedale psichiatrico. Una seconda nel presente in cui l’azione si sviluppa anche fuori dalle mura dell’ospedale, in puro stile revenge-movie. Il dubbio che il regista e il suo co-sceneggiatore Conal Byrne vogliono instillare nello spettatore è poco più di un pretesto per esplorare con funzionalità ed efficacia la mente di Sybil, interpretata in maniera davvero convincente da April Billingsley.
In una commistione di generi il film si avvia verso il più classico dei finali, in cui Sybil si dimostra forte e determinata nel portare a termine il suo piano che implica una feroce vendetta e la ricerca del figlio perduto.
Recensione dvd “The Dark Red”, di Dan Bush.
Il film distribuito da Eagle Pictures e Blue Swan Entertainment, viene presentato nel formato cinematografico di 2:39:1 anamorfico. La confezione presa in esame è una semplice Amaray, bella graficamente ma priva di Artwork interno. Il lavoro svolto in fase di encoding è pregevole se pensiamo al tipo di supporto, infatti il dvd gode di un quadro video ottimo. Le immagini risultano definite, luminose e ricche di dettagli. I colori fedeli e compatti. Le riprese con scarsa luminosità risultano sempre all’altezza, senza mai avere particolari cedimenti.
Comparto audio classico. Troviamo due traccie in Dolby Digital 5.1. per la lingua originale e l’italiano. Analizzando la pista sonora nostrana constatiamo una buona dinamicità e una sufficiente ricchezza di effetti, in linea con il tipo di codifica. Campo sonoro sempre pulito che ci permette di cogliere ogni dialogo perfettamente e di cogliere anche i rumori più fini.
Peccato per l’assenza di extra.