Recensione film Breaking Surface – Trattieni il respiro, di Joachim Hedén.
Un paio di giorni dopo Natale, le sorellastre Ida e Tuva partono per un’immersione invernale in una zona isolata della costa norvegese. Una frana finisce però per intrappolare Tuva sott’acqua. Mentre cerca aiuto, Ida scopre che la frana ha sepolto qualsiasi cosa, compresi i loro attrezzi, i loro telefoni e le chiavi della macchina. Tagliata fuori dal mondo, Ida sarà chiamata alla prova più grande della sua vita: salvare la sorella e se stessa…
Breaking Surface è un classico film che che non si concentra solo sulla lotta per la sopravvivenza in condizioni estreme, ma utilizza quelle stesse condizioni estreme per far riaffiorare sentimenti repressi, gelosie e paure instillate profondamente nel subconscio. Capaci di innalzare muri sempre più alti a dividere due sorelle il cui legame emotivo però sembra resistere al logorio del tempo e della lontananza.
Lo svedese Joachim Hedén presenta il suo primo film di genere e colpisce nel segno…
Il regista Joachim Hedén parte da un rapporto familiare che sembra coperto da una sottile e metaforica lastra di ghiaccio che va inspessendosi. Ne scalfisce la superficie per mostrarne al di sotto un legame in realtà saldo ed emotivamente potente. Legame più forte della paura e della disperazione che si manifesta quando Ida, dovrà rivivere il suo incubo peggiore. Scoprendo quanto l’amore per la sorella minore in realtà sia più forte del senso di colpa e della disperazione che incombono su quelli che potrebbero essere i loro ultimi momenti insieme.
Una Norvegia sospesa nel tempo, tra suggestivi scorci naturali che tolgono il fiato, diventano la cornice di un thriller che non ti aspetti. Il film riesce a tenere lo spettatore in allerta dall’inizio alla fine escogitando ingegnose situazioni che ritardano costantemente il risolversi del dramma. Epurato come i paesaggi che lo abitano, il film obbliga le sue protagoniste ad esplorare fino in fondo le proprie paure.
Nessun altro personaggio, se non il cane di Tuva che ci regala una performance straordinaria, ci distrae dal dramma straziante che Ida sta vivendo. Il suo istinto animale sembra espandersi ogni secondo di più trasformandola in pura azione. Tentato dal fuggire da questo incubo ansiogeno ma incapace di farlo, lo spettatore si ritrova a dover fare i conti tanto con le sue angosce quanto con il suo spirito voyeuristico, in un andirivieni efficace e spietato.
Breaking Surface – Trattieni il respiro (Breaking Surface.) Svezia, Norvegia, Belgio – 2020 Regia di: Joachim Hedén Genere: Thriller, Azione Durata: 82′ Cast: Moa Gammel, Madeleine Martin, Trine Wiggen, Jitse Jonathan Buitnik, Remi Alashkar. Sceneggiatura: Joachim Hedén Fotografia: Eric Börjeson, Anna Patarakina.