Recensione film “Freaky”, di Christopher Landon.
La diciassettenne Millie Kessler sta solo cercando di sopravvivere all’ultimo anno di liceo. Le sue preoccupazioni aumentano quando diventa l’obiettivo del famigerato serial killer che terrorizza la città. Il mistico pugnale che usa l’uomo fa sì che i due si risveglino l’uno nel corpo dell’altro. Millie avrà così solo 24 ore di tempo per riappropriarsi del suo corpo e non rimanere bloccata in quello di un maniaco di mezza età.
Con il titolo, molto appropriato, di “Freaky” (che tradotto significa bizzarro), il nuovo film della Blumhouse, diretto da Christopher Landon, è una godibile commedia slapstick mascherata da grottesco horror. Che, proseguendo nel suo indirizzo new wave per il genere promosso da Blum, propone un’ennesima rielaborazione del confronto tra il classico maniaco omicida e la sua “final girl”.
Freaky è una lettera d’amore ai grandi classici dello slasher movie di ieri…
Il regista prosegue quindi con l’esplorazione del genere slasher in ambientazione scolastica già adottata nei suoi film precedenti. Sfrutta la sua capacità di scuotere gli stereotipi del genere orrorifico americano raccontandolo sempre in modo molto classico ma miscelandolo con trovate e idee adottate da generi trasversali quando non addirittura alternativi, costruendo comunque un prodotto solido e fresco, pur non reiventando niente o spingendosi ad innovarne il genere.
Insieme al co-sceneggiatore Michael Kennedy riesce infatti a riadattare le regole del passato senza però sacrificarne lo spirito. Attraverso l’escamotage dello scambio dei corpi trasforma la “final girl” da vittima a carnefice. Così che ogni suo crimine commesso sia comunque imputabile all’omicida ma sia anche percepita dallo spettatore come una rivalsa della vittima. Indirettamente, sfoga ogni sua più inconfessabile pulsione verso i di lei responsabili di angherie e soprusi, trovando in questo l’applauso convinto del pubblico in sala.
Al contempo con il suo nuovo corpo la final girl sperimenta un insolito empowerment insito nel suo nuovo “genere” e nella corporatura massiccia e nella reputazione dell’assassino. Acquistando quindi consapevolezza e sicurezza ed adempiendo alla crescita classica in uno slasher movie ma in maniera diametralmente opposta. Non fuggendo dall’assassino per sopravvivere ma immedesimandosi letteralmente in lui e approfittando della soggezione e della paura che provoca verso gli altri.
Un film che si appoggia molto sulle spalle dei suoi protagonisti, Vince Vaughn intrappolato nel corpo di una adolescente e Kathryn Newton, giovane e magnetica promessa del cinema USA. Senza però trascurare il resto di un cast soprattutto di giovanissimi, Celeste O’Connor, Misha Osherovich, Melissa Collazo, Urian Shelton, a supporto del film.
In definitiva Freaky è soprattutto una lettera d’amore ai grandi classici dello slasher movie di ieri. Una teen commedy che segue pedissequamente le regole del genere slasher ma che non ha paure di infrangerle quando serve…
Freaky (Id.) USA 2020 Regia di: Christopher Landon Genere: Horror, Thriller, Commedia Durata: 105′ Cast: Vince Vaughn, Celeste O’Connor, Kathryn Newton, Alan Ruck, Uriah Shelton. Sceneggiatura: Christopher Landon, Michael Kennedy. Fotografia: Laurie Rose.
Recensione film “Freaky”, di Christopher Landon.