Il lungo documentario diretto da Cosima Spender, regista di casa nostra ma da sempre residente nel regno unito e impegnato al mondo della docu fiction, rappresenta una scommessa ampiamente vinta. Sia in termini di ascolti che inevitabili polemiche. Polemiche alimentate dal romagnolo Muccioli che ha profondamente criticato la serie Tv.
Recensione Serie tv “SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano”.
Grazie a numerose testimonianze di ex ospiti, giornalisti, magistrati e famigliari, su tutti il figlio Andrea che successe al padre alla guida della comunità alla morte di quest’ultimo, d’immagini di repertorio e ponendosi come un semplice narratore, ma senza la più classica delle voci fuori campo, si viene trascinati nella vita di un uomo dal passato in chiaro oscuro.
Che dedicò tutta la propria esistenza alla sua attività fino ai numerosi processi per maltrattamenti e omicidi, lasciando che sia lo spettatore a decidere per quale tesi parteggiare, se benefattore o despota ingiusto, ma senza nascondere gli aspetti più burrascosi di una vicenda ancora molto attuale.
Centinaia di ore di girato che sono state immediatamente ostracizzate dalla stessa comunità creata a fine anni ’70 dal Romagnolo Vincenzo Muccioli.
Ideatore: Gianluca Neri; Regia: Cosima Spender; Sceneggiatore: Carlo Gabardini, Gianluca Neri. Paolo Bernardelli; Fotografia: Diego Romero; Montaggio: Valerio Bonelli; Musiche: Eduardo Aram; Nazione: Italia – 2020; Genere: Documentario. Cast: Andrea Muccioli, Antonio Boschini, Vincenzo Andreucci, Leonardo Montecchi, Sergio Pierini, Luciano Nigro, Red Ronnie, Walter Delogu, Fabio Mini, Fabio Cantelli, Antonella De Stefani, Nicolò Licata, Paolo Negri.
Recensione Serie tv “SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano”