Ad Hong Kong viene inaugurato il grattacielo più alto al mondo, più sicuro ed avveniristico. Will, corpulento ex soldato ed agente FBI congedato dopo aver perso metà di un arto in un attentato, viene incaricato tramite un altro suo ex collega sopravvissuto, di presiedere il controllo di sicurezza i giorni prima della inaugurazione. Per questo vi si reca con moglie e due figlioletti, non sapendo che è stato organizzato un attentato volto a distruggere l’ambiziosa opera architettonica, e a rendere colpevole di tutto ciò egli stesso….
L’esperto di commedie da pronto incasso Rawson Marshall Thurber si butta sull’avventura e l’adrenalina da altezza, anzi vertigine, e tenta di riprodurre l’atmosfera altamente incandescente che opere basilari ed anche indimenticabili produssero attraverso le majors nei decenni precedenti. “Inferno di cristallo” è il riferimento, anche se qui manca il cast “all star” e molto altro, ma anche “Trappola di cristallo” del mitico John Mc Tiernan con quello splendido personaggio di John McClane e consorte sono assai lontani, pur se la volonterosa coppia composta dal colosso Dwayne Johnson e Neve Campbell, reagisce con dignità alla malvagità e all’organizzazione impeccabile di una banda di malviventi armata sino ai denti.
Peccato che tutto risulti così perfetto ed avveniristico, dal grattacielo all’organizzazione criminale, da togliere l’emozione, la meraviglia, e pure quel sano senso di vertigine che, sin dalla locandina, pareva un valore aggiunto su cui poter francamente contare. E Johnson, più che puntare all’ironia del personaggio esemplare di Willis, punta inesorabilmente alla propria fisicità da nuovo Swarzy quale effettivamente è, premiandosi una volta in più al botteghino, presso cui ormai non sbaglia mai un colpo. Un giocattolone impeccabilmente confezionato, ma senza vero istinto né capacità, probabilmente, di creare quella emozione genuina che i due citati e notissimi predecessori, riuscivano invece largamente a far propria….
Il film prodotto da Legendary Entertainment e distribuito da Universal Pictures viene presentato nel formato di 2,40:1 con codifica a 1080 p. Il packaging, come da tradizione, è una semplice Amaray, graficamente accattivante ma priva di Artwork interno. All’interno della confezione troviamo una cartolina contenente le indicazioni per partecipare al concorso Ready for action e un codice univoco necessario per la partecipazione. “Skyscraper è stato interamente girato in digitale con telecamere Arri Alexa 65, Arri Alexa mini e Arri Alexa XT Plus. Successivamente riversato su tre Master Intermediate differenti: 2.8K, 3.4K e 6.5K. Tutto questo, unito a un Bitrate medio corposo che si attesta sui 28 Mbps, ci forniscono un disco dalla qualità entusiasmante, con un quadro video estremamente ricco di informazioni.
Tutto è riprodotto con una dovizia di particolari che denota un lavoro certosino svolto in fase di encoding. Riusciamo a cogliere con grande facilità gli oggetti in primo e secondo piano, le ferite sui volti, la barba trasandata, le texture dei vestiti, il sudore, gli oggetti d’arredo e persino i granelli di polvere durante le scene più concitate. I colori sono sempre luminosi e corposi per tutta la durata del film, con una predominanza di blu che, in più situazioni, trasmette una sensazione di freddo.
La prima parte del film, dove gli effetti in CGI sono praticamente inesistenti, è portentosa. Ci troviamo così dei neri perfetti, ricchi di ombre che donano all’immagine un piacevole senso di profondità. Tuttavia, quando lo spettacolo si sposta all’interno e diventa ovvio che un certo numero di scene sono state girate sullo schermo verde, l’immagine, tende ad assumere una tinta “grigio scuro” insolita che in più punti perdere di smalto. Sono situazioni che si possono cogliere solo in alcune sequenze e che non vanno a rovinare la visione complessiva che resta ottima e appagante. Anche per “Skyscraper” si consiglia la visione su grandi schermi!
Comparto audio composto da quattro tracce: Italiano, Francese, Spagnolo Dolby Digital Plus 7.1, Inglese Dolby Atmos. La traccia in lingua italiana è potente e dalla buona dinamica e riesce a rendere coinvolgente ogni situazione. Certo non si può paragonare a qualla in lingua originale però se la cava in modo egregio. Nelle molteplici scene d’azione riscontriamo ottimi effetti di ambienza con un uso massiccio di tutti i canali che intervengono repentinamente ricreando un campo sonoro preciso e ricco d’informazioni. Tutte le scene, dove l’adrenalina sale, vengono rese al meglio e in più di un’occasione si posso cogliere anche i rumori più fini. L’uso del Subwoofer è prepotente, e ogni qualvolta entra in azione, sferra colpi allo stomaco dello spettatore. Canale centrale impeccabile che regala dialoghi puliti anche nelle situazioni concitate!
Extra corposi e sfiziosi, con circa quaranta minuti di materiale da visionare:
“Scene eliminate con il commento del regista Rawson Marshall Thurber” (12,07′)
“Scene prolungate con il commento del regista Rawson Marshall Thurber” (10,17′)
“Dwayne Johnson: impersonare un eroe” (4,04′) Featurette dove ci viene mostrato come Dwayne Johnson è riuscito a portare in scena l’intenso personaggio di Will Sawyer.
“Ispirazione” (4,12′) Featurette che ci parla dell’incontro tra Johnson e Jeff Glasbrenner, una vera persona amputata. Questo ha permesso e aiutato, attreverso la sua consulenza, Johnson di interpretare al meglio il personaggio di Dwayne.
“Forze contrastanti” (2,35′) Featurette che ci illustra la preparazione di Neve Campbell e Hannah Quinlivan per poter combattere al meglio durante le scene d’azione.
“Non più amici” (3,21′) Dietro le quinte dell’intensa scena di lotta nell’appartamento tra Dwayne Johnson e Pablo Schreiber, i due ex amici, Will e Ben.
“Ragazzini in azione” (2,40′) Sul set con Noah Cottrell e McKenna Robert per scoprire le mosse dietro i loro stunt.
“Un ananas per dire si” (1,38′) Senti da Dwayne Johnson come il regista/scrittore Rawson Marshall Thurber ha riassunto per lui l’idea di Skyscraper.
“Commento al film del regista Rawson Marshall Thurber“