“The Conjuring: Per ordine del diavolo” la recensione del film diretto da Michael Chaves.
Uno dei casi più sensazionali affrontati da Ed e Lorraine Warren, investigatori del paranormale, inizia con una lotta per l’anima di un giovane ragazzo. Finirà però con il portare i due demonologi a cose inedite, segnando la prima volta nella storia degli Stati Uniti in cui un sospetto omicida avrebbe reclamato la sua possessione demoniaca come difesa.
Dopo aver aiutato la famiglia Perron in “The Conjuring – L’evocazione” e la Hodgson in “The Conjuring – Il caso Enfield“, i coniugi Ed e Lorraine Warren tornano al cinema con un nuovo ed inquietante caso. In “The Conjuring: Per Ordine del diavolo” i due ricercatori del paranormale avranno a che fare con un nuovo male. E questa volta le cose non sono del tutto come ci si aspetterebbe.
“The Conjuring: Per ordine del diavolo“ inizia nei più classici dei modi, di notte, con una enorme casa dove un bambino è posseduto. A tentare di salvarlo ci sono i noti coniugi Warren, esperti del paranormale e ultima speranza per la famiglia Glatzel. Il demone con cui hanno a che fare è più potente di quanto immaginassero e le cose non andranno nel modo previsto. Un incipit a dir poco interessante, che presenta tutti i cardini del genere horror, dove abbondano tensione e paura la fanno da padrone. Un inizio degno di una delle migliori saghe horror degli ultimi anni. Un inizio in qualche modo anche spiazzante, perché nulla andrà per il verso giusto.
La tempesta che precede una tempesta ancora più grande e che vede Lorraine ed Ed Warren tornare nuovamente in azione dopo il brutale omicidio commesso da Arne. I due inizieranno così un’indagine a ritroso, cercando indizi utili a risolvere un caso intricato. Ci vengono quindi mostrati, in un flashback, gli eventi che hanno portato alla possessione del piccolo David e cosa l’ha provocata. Una scoperta che sconcerterà i Warren, che scopriranno di avere a che fare con un nemico inaspettato.
Un racconto permeato da una costante inquietudine, presente anche in quei pochi momenti di gioia, che riesce a mantenere sempre alta l’attenzione dello spettatore. Una storia interessante, avvincente e capace di catturare l’attenzione sin da subito. Basato su fatti realmente accaduti, come i due precedenti capitoli, “The Conjuring: Per ordine del diavolo” spiazza perché mette i due protagonisti contro un nemico inaspettato e capace di tenergli testa come nessun altro.
Il film deve la sua discreta riuscita alla sceneggiatura ad opera di David Leslie Johnson-McGoldrick, già autore dello script de “Il caso Enfield“, che riesce a portare sullo schermo una vicenda capace di mantenere alta l’attenzione dello spettatore e dove l’ansia, il mistero e l’angoscia abbondano. Difficile non restare con gli occhi fissi sullo schermo per le due di proiezione, che ad eccezione di pochi punti di quiete, scorrono veloci.
Convincente la regia di Michael Chaves, che riesce a portarci nel pieno della spaventosa vicenda facendo divenire chi guarda spettatore privilegiato di quanto accade. Lo spettatore diviene così accompagnatore invisibile dei Warren e degli altri protagonisti, sempre presente senza però poter mai intervenire. Piacerà ai fan del genere.
The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo (The Conjuring: The Devil Made Me Do.) USA 2021 Regia di: Michael Chaves Genere: Horror Durata: 112′ Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Steve Coulter, Shannon Kook, Sterling Jerins, Paul Wilson, Charlene Amoia, Sarah Catherine Hook. Musiche: Joseph Bishara. Sceneggiatura: David Leslie Johnson-McGoldrick. Fotografia: Michael Burgess.
“The Conjuring: Per ordine del diavolo” la recensione del film diretto da Michael Chaves.