Rovistando nella soffitta della nonna, Alex trova le istruzioni per un misterioso gioco che, se eseguito correttamente, risveglierà “L’uomo di mezzanotte”. Un essere malvagio che trasforma i peggiori incubi in realtà. Alex e i suoi amici inizieranno a giocare… “The Midnight Man” – Recensione Blu Ray
Il film, diretto da Travis Zariwny, prende spunto da un creepypasta, una leggenda di internet su un gioco che va fatto a mezzanotte e, che se eseguito come dettano le sue regole, è in grado di evocare “L’uomo di Mezzanotte”, una entità malvagia alla quale noi dovremo resistere fino alle 3:33 del mattino. Peccato che, già a partire dal prologo, Zariwny non sia in grado di sfruttare tutto il suo potenziale.
Si brucia tutto nei primi minuti, che partono dal passato, e lo sviluppo va avanti per tempi morti e totalmente inutili, dialoghi imbarazzanti, azioni discutibili, jump scare e personaggi con poco spessore con i quali non si riesce a empatizzare. Nemmeno la morte truculenta di un bambino all’inizio fa poi tanto effetto, malgrado l’uso di effetti pratici e una discreta quantità di sangue, elementi che troveremo anche nel corso del film. Lin Shaye è ridotta ad una nonna rincoglionita, e non sto esagerando.
Dovrebbe figurare come una persona con disturbi mentali, peccato che spesso sia involontariamente imbarazzante e quasi comica. Anche il personaggio del dottore, interpretato dal nostro ex “Freddy Krueger”, finisce per diventare debole, nonostante all’inizio sembrasse l’unico in grado di reggere la baracca. Proprio lui, che pareva essere il personaggio più apprezzabile del film poi cade nel ridicolo, pur avvantaggiato da un doppiaggio decente, operato da Carlo Valli, storico doppiatore di Robin Williams. A differenza del resto degli attori, doppiati con la stessa piattezza che caratterizza i loro personaggi. Partendo da Gabrielle Haugh, tanto incapace quanto vuota, passando per Grayson Gabriel, che pronuncia alcune delle battute più scontate e senza senso del film, arrivando a Emily Haine, che compensa con un accenno di furbizia la stupidità dei suoi coetanei. É anche l’unico personaggio dei tre con una paura interessante, che forse non sarà riconosciuta immediatamente come tale.
Un ottimo spunto che porta alla scena del coniglio, molto crudele sotto vari aspetti, forse l’unica veramente indovinata del film.
Peccato che di Kelly (questo il nome del personaggio), in fondo, non ce ne freghi nulla, come del resto dei personaggi. Non c’è nulla che ci spinga a preoccuparci per loro o che ci coinvolga nelle loro vite, ammesso che ne abbiano una.
A un certo punto viene fuori perfino una scena di bacio, così, all’improvviso, che col film stride e non crea nessun tipo di coinvolgimento. Come diavolo è possibile, dico io, che anche il demone che dà titolo al film sia scadente? Non c’è mistero, ce lo sbattono in faccia subito all’inizio, non fa paura, né inquietudine, ansia, nulla. Parla con la voce di Jigsaw, e ho detto tutto….
“The Midnight Man” – Recensione Blu Ray
“The Midnight Man” prodotto da Adler Entertainment e edito da Koch Media per l’etichetta Midnight Factory viene presentato nel formato 2,35:1 con codifica a 1080. Come consuetudine, per le uscite di prestigio, targate Midnight Factory la confezione è una bella Slipcase contenente l’amaray impreziosita da un gradevole artwork interno raffigurante i volti di Lin Shaye e Robert Englund. Oltre al film in blu ray troviamo l’immancabile booklet, di sei pagine, realizzato da Manlio Gomarasca e Davide Pulici per Nocturno Cinema che analizza il film in ogni suo aspetto.
Pur con un Bitrate medio che si attesta su 25 Mbps, le immagini risultano altalenanti. Ottime e capaci di regalarci un’esperienza visiva coinvolgente in alcuni momenti, sufficienti in altre, dove si nota una certa perdita di dettaglio. Dato che per tutta la durata del film le inquadrature sono in penombra o con luce molto bassa il risultato complessivo è più che sufficiente. Notiamo un calo di definizione e una presenza di grana digitale con un nero che tende a fagocitare alcuni elementi, durante le riprese più buie. Comunque, per la maggior parte del film, il quadro video è buono e la quantità e qualità di informazioni riesce a soddisfare l’occhio. Gli oggetti in primo e secondo piano vengono riprodotti in modo fedele. Molto naturali i colori, tendenti al pastello, e gli incarnati, sempre estremamente realistici.
L’audio è buono ma non particolarmente potente rispetto ad altre edizioni. Una pista sonora che ci regala un’esperienza d’ascolto nella norma. Troviamo, come sempre, due tracce lossless in formato 5.1 DTS HD sia per la lingua originale che per il doppiaggio italiano. La qualità della traccia italiana è valida, sufficientemente definita ma con un uso parco dei canali surround. Il Subwoofer è minimale e interviene in modo egregio nelle scene top. Canale centrale sempre presente che regala dialoghi cristallini. Da preferire l’ascolto del film in lingua originale per il parlato più coinvolgente.
Comparto extra nella norma anche se ci aspettavamo di più! Troviamo altre all’immancabile Trailer, un interessante “Making Of” (9,51) che ci parla dell’idea su cui si è costruito il film e varie indiscrezioni sulla sua realizzazione.