“Tigers“, recensione del film diretto da Ronnie Sandahl che narra la storia del calciatore Svedese Martin Bengtsson.
Martin Bengtsson, centrocampista centrale cresciuto nell’Örebro, nei primi anni del nuovo millennio finì nel mirino di Ajax e Chelsea, salvo poi scegliere l’Inter che lo prelevò nel gennaio 2004. Un colpo sensazionale all’epoca, accompagnato da tante aspettative che, purtroppo, resero il soggiorno italiano del ragazzo un vero e proprio incubo..
La pedata nazionale vivisezionata attraverso lo sguardo di un giovane talento. Che a migliaia di chilometri dalla natia Svezia si ritrova proiettato nel centro di un progetto e un’industria entrambe molto più grandi di lui. Inizialmente accolto tra mille promesse per il giovane Martin Bengtsson (Erik Enge) fanno seguito mesi difficili pieni di sacrifici e di solitudine nella squadra primavera. Con richieste sempre più pressanti da parte della dirigenza e atti di nonnismo perpetrati dai compagni di squadra
Film liberamente ispirato alla storia del calciatore Martin Bengtsson.
Una solitudine perfettamente fotografata dalla frase di un compagno, l’attore britannico Alfred, Enoch già visto nella saga di “Harry Potter” e fra i protagonisti della serie tv “Le regole del delitto perfetto“, capace di sottolineare come la squadra primavera sia una vetrina nella quale mettersi in mostra e in cui il risultato non conti nulla.
Le quasi due ore nelle quali si consumano le scorribande extracalcistiche del giovane Bengtsson, affiancato nelle sue decisioni dall’attore, Maurizio Lombardi capace d’ impersonare alla perfezione un dirigente dell’Inter molto interessato a ogni investimento, riescono a restituircene la disperazione ma non i desideri inespressi.
Il regista Ronnie Sandahl, svedese come il protagonista, mette le mani all’autobiografia dell’ex calciatore Martin Bengtsson. Descrivendone disperazione, momenti di silenzio, dubbi e la caduta nel baratro della depressione. Di un talento incapace di sopportare le pressioni della fama e la gabbia dorata nella quale venne rinchiuso per preservarne il valore. Pellicola da vedere per cercare di capire come un sogno cullato fin da bambino possa trasformarsi nel peggiore degli incubi in età adulta.
Tiger (Id.) Svezia, Danimarca, Italia 2020 Regia di: Ronnie Sandahl. Genere: Biografico, Drammatico. Durata: 116′ Cast: Erik Enge, Alfred Enoch, Frida Gustavsson, Maurizio Lombardi, Lino Musella, Alberto Basaluzzo, Daniele La Leggia, Antonio Bannò, Antonio Zavatteri, Johannes Bah Kuhnke. Sceneggiatura: Ronnie Sandahl. Fotografia: Marek Wieser. Musiche: Jonas Colstrup.
“Tigers“, recensione del film diretto da Ronnie Sandahl che narra la storia del calciatore Svedese Martin Bengtsson.