Tre passi nel delirio, recensione del DVD CG Entertainment.
Film a episodio del 1967, diretti rispettivamente da Louis Malle, Roger Vadim e Federico Fellini, tratti molto liberamente da alcune novelle del maestro Edgar Allan Poe. L’opera convince solo in parte ma senza dubbio vale una visione attenta soprattutto per l’ultimo episodio diretto da Federico Fellini e interpretato da Terence Stamp.
Il primo episodio, Metzengerstein, diretto da Roger Vadim è quello a mio avviso meno attraente. Sceneggiato in modo confusionario e dalle atmosfere vagamente horror erotiche, l’episodio risulta poco convincente. Pur con una conturbante Jane Fonda, nobildonna dissoluta e crudele con pulsioni erotiche sadomasochistiche molto hot per l’epoca.
Edgar Allan Poe visto da Louis Malle, Roger Vadim e Federico Fellini…
L’episodio diretto da Luis Malle, William Wilson, è migliore, grazie ad una buona idea di base e ad un Alain Delon in gran spolvero ma paga dazio per colpa di uno sviluppo lento e fiacco e ad una caratterizzazione poco approfondita del personaggio principale.
Il capitolo diretto da Federico Fellini, “Toby Dammit“, è uno vero tripudio di classe e maestria, per un regista che se la cava alla grande con un genere da lui mai affrontato prima. Fellini riesce a dare i giusti connotati “horror” alla sua storia grazie ad una Roma surreale e spettrale, ad un gruppo di personaggi bizzarri ed eccentrici che sembrano essere usciti direttamente dalla mente di David Lynch. Ma soprattutto ad un Terence Stamp straordinario nell’interpretazione di un attore alcolizzato, scapestrato e allucinato, quasi demoniaco nei suoi atteggiamenti da invasato.
Tre passi nel delirio, recensione del DVD CG Entertainment.
Il film distribuito per il mercato Home Video da CG Entertainment è presentato nel formato di 1,85:1 anamorfico. La confezione presa in esame è la classica Amaray trasparente, bella graficamente e con un gradevole Artwork interno. Ci troviamo difronte a un dvd di qualità se pensiamo al tipo di supporto e l’anno di produzione del film. Questo grazie al lavoro di restauro che è stato fatto per riportare l’opera ai suoi antichi splendori. Il quadro video è definito e luminoso pur con la presenza di una certa grana. Le immagini risultano sempre limpide e ricche di dettagli. I colori sono compatti e realistici. Le riprese con bassa luminosità risultano buone.
Comparto audio nella norma sempre considerando l’anno di produzione del film. Troviamo due traccie Dolby Digital 2.0 per l’italiano e l’inglese. Analizzando la pista sonora nostrana ci possiamo ritenere soddisfatti. Un campo sonoro abbastanza pulito che ci regala dialoghi chiari e un certo numero di effetti di ambienza.
Comparto Extra interessante composto dal documentario “Fellini in città” (13,07). Frammenti di una conversazione su Federico Fellini di Maurizio Ponzi realizzata dalla Fondazione Cineteca di Bologna nel 1967. Nel documentario intervengono: Bellocchio, Bertolucci, Cottafavi, Ferreri, Godard, Pasolini e Taviani.