Tutti a bordo, recensione del film diretto da Luca Miniero.
Bruno ha organizzato per il figlio Juri una vacanza – studio in una struttura vicino Palermo, dove assieme ad altri suoi sette coetanei farà delle attività di recupero dopo il periodo di lockdown. Sarà proprio Bruno ad accompagnare da solo gli otto bambini in treno fra la sfiducia generale di tutti i genitori e soprattutto quella di sua moglie Chiara. Ad attenderlo alla partenza si presenta però suo padre Claudio, medico in pensione che si offre di unirsi a lui per il viaggio. Fra i due riaffiorano immediatamente vecchie ruggini e mentre i due litigano il treno parte senza nessun adulto assieme agli otto ragazzi…
Nel film di Miniero si sorride in maniera stiracchiata e si giunge a un finale fin troppo conciliante che tramuta una bella idea iniziale in un prodotto per famiglie senza troppe pretese…
Il mondo post Lockdown visto con gli occhi di adolescenti e bambini e narrato attraverso il riadattamento di un successo d’oltralpe dello scorso anno. Questa la breve sintesi di una storia che partita sotto i migliori auspici si conclude con il più classico degli Happy Ending, non riuscendo a sfruttare appieno le potenzialità di un duo comico piacevolmente inatteso. Ovvero quello costituito da Giovanni, ancora una volta senza i sodali Aldo e Giacomo, e Stefano Fresi. Rispettivamente nei ruoli di un padre mai cresciuto, e anche di un nonno apprezzato dal nipote proprio perché visto come un suo coetaneo, e di un figlio che dal padre ha appreso ben poco se non quello di comportarsi all’opposto, diventando un adulto responsabile ma che ha smarrito con il figlio Juri il lato più giocoso della paternità.
I due viaggi paralleli, che percorrono la penisola da Torino a Palermo, offriranno a tutti il tempo per capire se le assenze reciproche siano incolmabili. Con da un lato il viaggio dei bambini in compagnia di un controllore cinico e ben interpretato da Carlo Buccirosso. E dall’altro quello della coppia nonno e padre che si troveranno ad affrontare situazioni surreali frutto degli incontri con attori e comici e per la precisione Massimo Ceccherini, Ale, ma senza Franz, e Gigio Alberti, provando a offrirci qualche risata ma non riuscendo purtroppo nel loro intento.
Alla fine si sorride in maniera stiracchiata e si giunge a una conclusione fin troppo conciliante che tramuta una bella idea iniziale in un prodotto per famiglie senza troppe pretese.
Tutti a bordo (Id.) Italia 2022 Regia di: Luca Miniero. Genere: Commedia Durata: 90′ Cast: Stefano Fresi, Giovanni Storti, Giulia Michelini, Carlo Buccirosso, Massimo Ceccherini, Gigio Alberti, Viviana Cangiano, Alessandro Besentini. Fotografia: Federico Angelucci. Musiche: Santi Pulvirenti. Sceneggiatura: Luca Miniero, Michele Abatantuono, Lara Prando.
Tutti a bordo, recensione del film diretto da Luca Miniero.
Valutazione finale: 5,5/10